Il ponte sul Fratta verrà demolito: la provinciale 91 chiude dieci mesi
Lavori all’impalcato dall’1 aprile. Saranno imposte importanti deviazioni, anche attraverso l’A31
Nicola Cesaro
L’impalcato del ponte va completamente demolito, la strada chiude per ben dieci mesi. Promette di essere un cantiere decisamente impattante quello che si dovrebbe aprire dall’1 aprile lungo la provinciale 91 “Moceniga”, uno dei principali collegamenti tra la provincia padovana e il Polesine: il ponte sul Fratta va giù e per quasi un anno per passare da un capo all’altro si dovranno affrontare notevoli deviazioni, non ultima l’autostrada A31.
Il ponte
Nell’ottobre 2021, sollecitata da un residente che aveva notato cedimenti alla base del ponte di Valli Mocenighe, l’amministrazione comunale aveva richiesto l’intervento dei vigili del fuoco. I problemi c’erano, eccome. Per sicurezza, il ponte era stato interdetto al traffico per due giorni. I controlli successivi hanno portato alla drastica soluzione: l’impalcato dell’infrastruttura va demolito e rifatto. La consegna dei lavori all’impresa appaltatrice da parte della Provincia è fissata per martedì prossimo, mentre il cantiere vero e proprio partirà presumibilmente l’1 aprile. La provinciale 91, in quel punto, verrà dunque chiusa dieci mesi: tanto servirà per mettere in sicurezza il ponte.
I disagi
La strada in questione è uno dei pochi collegamenti tra Estense e Polesine. Grandi centri come Este e Badia Polesine sono collegati attraverso questa provinciale, ma anche paesi come Borgo Veneto o Megliadino San Vitale, solo per citare i più prossimi, la utilizzano per dirigersi verso il Polesine senza dover passare per l’A31. Per questo il piano delle deviazioni è tutt’altro che banale. Le alternative, tolte le vie minori che comunque sono interdette ai mezzi pesanti, sono la provinciale 19 (verso Castelbaldo, Merlara e Montagnana e viceversa) e dunque la vecchia regionale 10, o ancora la costosissima autostrada A31 Valdastico Sud, accessibile dai caselli di Piacenza d’Adige e Santa Margherita d’Adige. Altra opzione è la viabilità che tocca Sant’Urbano, Vighizzolo d’Este e Villa Estense. Si tratta di parecchi chilometri in più, oltre che un aggravio di tempo e risorse.
Il sindaco
Il centro che sconterà i disagi maggiori è ovviamente quello di Piacenza d’Adige. «Un esempio? Il nostro scuolabus diretto alle scuole di Ponso» spiega il sindaco Primo Magri «dovrà passare per l’autostrada. Si tratta di una scelta costosa, ma che abbiamo deciso di gare per garantire la massima sicurezza ai nostri alunni». Il cantiere è tuttavia inevitabile, la speranza è che duri meno di quanto previsto dal cronoprogramma iniziale. I lavori al ponte sul Fratta fa il paio con quelli che stanno coinvolgendo il ponte sull’Adige di Boara Pisani, altra grande bocca tra il Padovano e la città di Rovigo: qui i disagi legati alla viabilità sono stati ridotti al minimo.
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