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Solesino, assolti sindaco e vice per concussione. Indagini per atti persecutori al comandante

Prosciolti anche l’ex segretario comunale e l’attuale capo dei vigili. Nella bagarre furono esautorati Bardozzo e Levis

nicola cesaro
2 minuti di lettura

Il municipio di Solesino

 

Qualche tempo fa Solesino si meritò le copertine di mezza stampa italiana per un record, quello di Comune più videosorvegliato d’Italia: una telecamera ogni 46 abitanti. A rileggere le trame della vicenda giudiziaria che si è (quasi) conclusa in questi giorni, forse un nuovo record solesinese potrebbe essere quello legato alla “densità” di denunce tra amministratori pubblici. Querele, contro-querele, esposti e lettere anonime hanno animato una faida giudiziaria che, ormai due anni fa, aveva portato il sindaco Elvy Bentani e il vice Orfeo Dargenio a essere indagati per concussione continuata in concorso.

I due, assieme all’ex segretario comunale Antonio Dargenio e al comandante della Polizia locale Cesare Basso erano inoltre indagati per calunnia.

Il gip del Tribunale di Rovigo, Raffaele Belvederi, ha accolto la richiesta del pm Andrea Bigiarini e ha archiviato il procedimento nei confronti di Bentani, Dargenio padre e figlio e del comandante Basso.

Le accuse mosse a Bentani e compagnia erano arrivate da tre fronti: l’ex assessore Luana Levis, l’ex consigliere comunale Sandro Bardozzo, l’ex comandante della Polizia locale Maurizio Cavatton. La Procura aveva di fatto raccolto le istanze mosse dagli ex amministratori, guarda caso decaduti sotto il governo Bentani.

Una denuncia è quella dell’ex assessore Luana Levis a cui oltre un anno fa erano state tolte le deleghe dopo il voto contrario della stessa amministratrice nel consiglio comunale che chiedeva la decadenza di Bardozzo. Nella denuncia, la Levis avrebbe segnalato le forti pressioni (pena la revoca, appunto, delle deleghe) ricevute per appoggiare il siluramento del consigliere leghista Bardozzo: da qui la prima accusa di concussione.

Chi è Bardozzo e come entra nella bagarre? Bardozzo è protagonista di una lite giudiziaria con il Comune, che ha chiesto allo stesso un risarcimento danni (circa 21 mila euro) per lavori di carpenteria effettuati dal 2009 al 2013, ottenuti – così sostiene il Comune – senza averne il diritto, in quanto consigliere dell’ente. Da qui la supposta incompatibilità e la volontà di espellere il leghista dal consiglio. Lo stesso Bardozzo aveva presentato un esposto alla Procura per quanto subìto in consiglio comunale.

L’altro filone riguardava l’ex comandante Cavatton. A fine 2018 Cavatton, da sempre in rotta di collisione con il duo Bentani-Dargenio, aveva lasciato il comando di Solesino per prendere le redini del corpo di vigili di Montegrotto. Trasferimento concesso dall’amministrazione comunale di Solesino (che nel frattempo aveva affidato il comando a Basso). In una denuncia, Cavatton aveva segnalato come Bentani e Dargenio avessero spinto per la “degradazione” dell’ex comandante, accusato di portare gradi maggiori rispetto a quelli maturati in carriera, in base ad una errata interpretazione della legge regionale.

Bardozzo e Cavatton si sono opposti all’archiviazione del procedimento per concussione e calunnia, ma il gip ha alla fine optato per l’archiviazione. Querelle finita? Tutt’altro, il gip ha chiesto nuove indagini in merito all’accusa di atti persecutori e diffamazione avanzata da Cavatton, concedendo alla pubblica accusa altri 4 mesi per compiere i nuovi accertamenti. Cavatton aveva denunciato di essere stato bersagliato dell’entourage del sindaco con denunce infondate, provvedimenti disciplinari e demansionamenti, ma – rileva il gip – è pur vero che lo stesso Cavatton aveva firmato ben sette esposti contro gli stessi.

È l’anno del voto, guarda caso. 

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