Claudia lascia Abano per la Sierra Leone: «In Africa con i medici Cuamm per aiutare lo sviluppo»
La giovane è in partenza per il villaggio di Pujehun, ci resterà fino a fine anno

Claudia Carraro di Abano in partenza per l'Africa
Claudia Carraro di Abano Terme è in partenza per la Sierra Leone insieme ai Medici con l’Africa Cuamm; ci resterà fino a fine anno.
«Dopo aver studiato tanto per creare progetti di sviluppo, finalmente andrò a vedere come si concretizza sul campo il mio lavoro – racconta Claudia -. Sono convinta che per me sarà una grande possibilità di crescita per imparare cose nuove e spero, nel mio piccolo, di poter dare il meglio di me stessa».
Il Cuamm è presente in Sierra Leone dal 2012, anno in cui inizia a operare proprio nel distretto di Pujehun, dove andrà Claudia. Allo scoppio della terribile epidemia di Ebola nel 2014, decide di rimanere a fianco della popolazione locale e il distretto di Pujehun è il primo a essere dichiarato “Ebola Free”.
Da marzo 2016, il Cuamm accetta la richiesta del Ministero della Sanità del paese per intervenire anche a Freetown, la capitale, e rilanciare il Princess Christian Maternity Hospital, la principale maternità che, con i suoi 125 posti letto, è un punto di riferimento e compie oltre 6.500 parti all’anno. La lotta alla mortalità materno-infantile è la nuova sfida da vincere, nel paese con il tasso più alto al mondo di mortalità di mamme e bambini. In questa direzione si inseriscono anche i nuovi interventi nelle aree di Bonthe, Bo e Makeni, sia a livello ospedaliero, che territoriale.
Tre lunghi anni di pandemia hanno purtroppo indebolito un già fragile sistema sanitario e registrato una significativa riduzione dell’accesso agli ospedali. A questo si aggiungono gli effetti della grave crisi globale che stiamo vivendo, con la guerra in Ucraina, i cambiamenti climatici, la speculazione energetica, le tante altre guerre dimenticate.
Le conseguenze, in Africa, sono drammatiche: i prezzi dei beni primari e di base sono aumentati in modo vertiginoso, dal costo della farina e del latte a quello del carburante. I sistemi sanitari stanno tornando indietro di 10 anni.
La sfida, spiegano al Cuamm, è restare accanto alla popolazione africana nelle sue battaglie quotidiane, che diventano ogni giorno sempre più grandi. Per questo, per Medici con l’Africa Cuamm è ancora più importante dare continuità ai progetti e fornire assistenza sanitaria a chi ha più bisogno.
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