Il dottor Cognolato va in pensione: a Montegrotto in 1.500 senza medico di base
L’ex sindaco: «Dopo oltre quarant’anni è arrivato il momento di smettere. Con l’Usl 6 sto cercando una soluzione per i miei pazienti, ma non sarà facile»
Federico Franchin
Elvio Cognolato va in pensione e dall’11 aprile, subito dopo Pasqua, 1.500 pazienti di Montegrotto si troveranno senza un medico di medicina generale.
L’ormai annosa questione della mancanza di medici che riguarda la sanità tocca da vicino anche la città di Berta, che tra meno di un paio di mesi si troverà ad affrontare una vera e propria emergenza.
L’8 aprile prossimo sarà l’ultimo giorno di lavoro di Elvio Cognolato, storico dottore di Montegrotto, nonché ex sindaco: andrà in pensione per raggiunto limite d’età (70). «Dopo 40 anni e 2 mesi da medico di famiglia e 2 anni da guardia medica è arrivato il momento di andare in pensione», spiega lo stesso Cognolato. «Purtroppo ci sono grossi problemi nel reclutare medici di medicina generale e questo mi sta creando non pochi pensieri. Da tempo sto intrattenendo stretti e costanti contatti con l’Usl 6 Euganea per cercare di trovare una soluzione, che purtroppo al momento pare assai lontana. Mi è stato ribadito che ci sono tanti pazienti nel Padovano senza medico di famiglia, in totale circa 17000 e che purtroppo non si trovano medici».
«Questo vuol dire, a malincuore, che i miei 1500 pazienti dall’11 aprile, dopo Pasqua, rischieranno di trovarsi senza dottore». Cognolato ha posto sul piatto della dirigenza dell’Usl 6 Euganea una proposta. «Ho chiesto di attuare una cosa molto semplice. Ho proposto di passare i miei 1.500 pazienti sotto gli altri medici di famiglia presenti a Montegrotto e di seguirli poi io da esterno, in sostituzione, in maniera totalmente gratuita. Ma da parte dell’Usl 6 Euganea purtroppo mi è stato detto che una cosa del genere non è fattibile.
Questa sarebbe stata a mio modo di vedere la soluzione perfetta in attesa che si trovi poi un medico di medicina generale che prenda in carico i miei 1500 pazienti». Un’altra alternativa potrebbe arrivare dal Decreto Milleproroghe, in approvazione da parte del Governo. «Questo decreto potrebbe consentirci di riuscire a lavorare altri due anni», osserva Cognolato, che però pone dei paletti. «A questo punto però ci deve essere riconosciuto qualcosa, un incentivo, per continuare a lavorare dopo i 70 anni.
Un conto è farlo gratuitamente come sarei stato disposto a fare per amore dei miei pazienti, un conto è continuare a lavorare normalmente una volta raggiunta l’età pensionabile». In città, oltre a Cognolato, ci sono altri cinque medici di famiglia. Si tratta di Patrizia Mazzonetto, Nadia Beato, Giuseppe Nastrini, Claudia Elandro e Salvatore Santarcangelo.
«I primi quattro hanno già raggiunto il massimale di 1500 pazienti, Santarcangelo ne avrà 1300. È quindi evidente che non hanno spazio per prendersi in carico e poi assistere altri 1500 pazienti». Della questione si sta interessando anche il sindaco di Montegrotto, Riccardo Mortandello. «Ho mandato l’altro giorno una missiva all’Usl 6 per chiedere delucidazioni e per sapere se ci sono soluzioni che possano garantire ai cittadini di conservare il medico di famiglia», dice il primo cittadino. «Speriamo venga trovata al più presto una soluzione».
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