Intossicato dal monossido, pensionato di Campodarsego muore dopo 4 giorni
L’episodio di sabato scorso e le condizioni precarie di salute sono costati la vita ad Antonio Bergamin, 88 anni
Giusy andreoli
Non ce l’ha fatta il pensionato di 88 anni rimasto coinvolto sabato scorso in una intossicazione da monossido di carbonio nell’abitazione che condivideva col nipote cinquantottenne in via San Francesco, la porzione di una vecchia casetta tra Bronzola e Fiumicello.
Antonio Bergamin, questo il suo nome, è morto all’ospedale di Camposampiero mercoledì. Secondo il nipote, il decesso non sarebbe stato causato da intossicazione da monossido bensì da un arresto cardiaco o a causa di una patologia di cui l’anziano soffriva da tempo.
Non è escluso che possa esserci stato un nesso causale tra l’aggravamento improvviso della patologia e quanto accaduto quattro giorni prima, anche per il fatto che Bergamin avrebbe avuto una momentanea perdita di conoscenza a causa del fumo che aveva invaso il soggiorno. Sta di fatto che la mattina dell’11 febbraio verso le 10 i vigili del fuoco sono dovuti intervenire in via San Francesco, allertati per una possibile intossicazione da monossido.
All’arrivo dei pompieri l’anziano era solo in casa perché il nipote era al lavoro. È stato accertato che per scaldarsi in casa veniva usata una stufa a pellet, ma i pompieri avrebbero trovato anche un braciere. Sul posto era intervenuto anche il Suem 118, che aveva visitato Bergamin.
Viste le precarie condizioni di salute, l’età avanzata e qualche problema respiratorio che accusava, anche se vigile e cosciente, Bergamin era stato trasportato in ambulanza all’ospedale di Camposampiero per essere sottoposto ad alcuni controlli.
Nel frattempo la casa era stata transennata dai pompieri che l’hanno prima messa in sicurezza e poi sottoposta a verifiche per capire l’origine del monossido che si era sprigionato. Nel pomeriggio di sabato i pompieri erano tornati in via San Francesco per ulteriori test. Il problema sarebbe stato individuato nella canna fumaria ostruita. Così la casa è stata dissequestrata, ma necessitando di alcuni interventi, Bergamin non poteva tornarvi ed è rimasto ricoverato.
Non avrebbe comunque potuto tornare a casa nei giorni successivi perché domenica il nipote si è sentito male, ha dovuto essere ricoverato d’urgenza all’ospedale di Camposampiero e operato. L’altro ieri Antonio Bergamin è deceduto improvvisamente, senza aver potuto far ritorno nella casa di via San Francesco, che condivideva da una ventina di anni col nipote.
I due non si erano mai sposati e, da single, si aiutavano a vicenda. Il nipote, ancora ricoverato, è stato subito informato della morte dello zio. Contando su un amico, dal letto dell’ospedale sta provvedendo al funerale dell’anziano parente, che non è ancora stato fissato.
I commenti dei lettori