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Padova calcio, Torrente vuole la reazione. Ecco come sarà in campo

Il ds Mirabelli ha parlato di salvezza, e il mister replica così. «Io penso una gara alla volta per fare il massimo sempre»

Stefano Volpe
Aggiornato alle 2 minuti di lettura

Vincenzo Torrente deve scacciare gli incubi della disfatta interna con la Pergolettese

 

Il Padova torna in campo sabato pomeriggio dopo la disfatta casalinga contro la Pergolettese e lo fa nel primo vero e proprio scontro salvezza. Se è questo l’obiettivo stagionale, come indicato in settimana dal direttore sportivo Massimiliano Mirabelli, allora non si potrebbe inquadrare in altro modo la sfida sul campo della Virtus Verona. Una piccola ma solida realtà, che negli ultimi anni ha sempre lottato con i denti per mantenere la categoria ed è reduce da tre salvezze consecutive.

Si torna all’antico

Il Padova è chiamato a difendere i tre punti di vantaggio sugli scaligeri, ma più di ogni altra cosa deve dimostrare che il clamoroso scivolone interno della settimana scorsa è stato solo un doloroso incidente di percorso. Rispetto alla gara contro la Pergolettese mister Torrente sembra intenzionato a tornare all’antico, riproponendo il 4-3-3 con il ritorno di Liguori in avanti e Jelenic a centrocampo. In difesa ha recuperato Crivello, che però dovrebbe partire dalla panchina, mentre a centrocampo ci sarà Dezi, nonostante una settimana sofferta a causa di un paio di contusioni.

«Ora rialzare la testa»

«Siamo reduci da una bruttissima gara nella quale abbiamo sbagliato tutti quanti», l’ammissione di mister Vincenzo Torrente. «Dobbiamo rialzare la testa, andare a Verona e cogliere una vittoria, visto che abbiamo tutte le possibilità per farlo e dare una soddisfazione ai nostri tifosi che ultimamente stiamo deludendo».

Nonostante abbia rivisto la partita, il tecnico ancora non si capacità del perché la sua squadra sia stata così disastrosa contro la Pergolettese: «Non c’erano avvisaglie per quello che è successo. Prima di quella gara pensavo che fossimo maturi per osare qualcosa di più, invece la risposta è stata negativa.

Dobbiamo ritrovare certezze ed equilibrio. Allo stesso tempo, tuttavia, non voglio cancellare 50 giorni di lavoro per una sola partita storta, seppur vergognosa. Vogliamo ripartire dalla buona prestazione di Salò per riprendere il nostro percorso».

È d’accordo anche lei, quindi, che l’obiettivo stagionale è la salvezza?

«Io penso una partita alla volta e a fare il massimo ogni gara per cercare di vincere sempre. Questo è l’obiettivo, poi alla fine della stagione vedremo dove saremo arrivati».

Il ritorno di Liguori e Jelenic vi permetterà di tornare anche al 4-3-3?

«Non è una questione di numeri o di moduli. E domenica scorsa non abbiamo nemmeno perso a causa delle assenze. Quello che è mancato è stato l’atteggiamento. In Serie C non bisogna essere molto belli ma concreti e ce lo chiede anche la classifica. Dobbiamo giocare con umiltà e lottare su ogni pallone, altrimenti si rischiano brutte figure».

Che Virtus Verona si aspetta?

«Una squadra fisica, di qualità ed esperienza. Giocano su un campo piccolo e lo sfruttano bene sulle palle inattive. Sarà una battaglia, dalla quale non dovremo tirarci indietro per riuscire a far emergere le nostre qualità. L'imperativo è quello di giocare con coraggio e personalità. Mi aspetto una reazione forte da parte dei ragazzi». —

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