Caro bollette e mutui: il Comune aiuta 1.700 padovani
il servizio di assistenza per contestazioni e verifiche attivato con la Camera di commercio e le associazioni dei consumatori

Oltre 1.700 richieste di aiuto per il caro-bollette sono arrivate al servizio avviato lo scorso anno da Comune di Padova, Associazioni dei Consumatori e Camera di Commercio a tutela dei consumatori. Gazie ad una serie di sportelli aperti ad hoc dalle tre associazioni a Padova, Abano, Monselice, Conselve e Cittadella, cittadini consumatori e piccole medie imprese hanno potuto e continuano a poter rivolgersi per i servizi riguardanti i contratti, le contestazioni, la verifica e la contestazione delle bollette o del tasso dei mutui.
I risultati dopo alcuni mesi di attività sono significativi e relativamente ai beni di consumo, luce acqua e gas, servizi finanziari e telecomunicazioni sono stati registrati ben 1735 contatti e avviate 659 pratiche. Nel solo comune di Padova i contatti sono stati 780 e le pratiche avviate 390. La maggior parte delle richieste è arrivata, come è intuibile, da persone in età superiore ai 60 con il 41% a seguire la fascia tra i 50 e i 60 anni con il 28% mentre tra i 40-50enni si scende al 19% e tra le persone più giovani tra i 20 e i 40 appena il 12%. La grandissima parte delle richieste di consulenza e aiuto riguarda le bollette di luce acqua e gas seguito da telecomunicazioni 17% e servizi finanziari con il 12%.
L’assessore Antonio Bressa sottolinea: “Questi mesi sono stati molto intensi e continuano ad esserlo sul fronte del caro bollette, dell’inflazione e quindi assieme alla associazioni dei consumatori ci siamo messi a fianco delle persone e abbiamo visto dai dati che si tratta di persone sopra una certa età che hanno bisogni di essere aiutate, per capire se i contratti che hanno sono dei contratti adeguati, per capire se c’è la possibilità di risparmiare cambiando fornitore, per capire anche che quando ci sono dei momenti di difficoltà, per esempio arriva una bolletta troppo pesante, è possibile rateizzare, come farlo e come andare a conciliare con i fornitori. Sono tutte attività di informazione e consulenza fondamentali in questa fase che noi proponiamo sostenendo l’azione delle associazioni dei consumatori”.
Il presidente delle Federconsumatori Padova Dario Belli spiega: “In questi ultimi due anni è emersa chiara la difficoltà delle persone, difficoltà che è aumentata tantissimo. Sono soprattutto quelle che fanno riferimento ai disagi economici, e finanziari. Ho visto negli ultimi due anni famiglie che erano abituate a onorare i loro impegni, a pagare le loro bollette o la rata del prestito o del mutuo non essere in grado di far fronte a queste scadenze. E questo è mortificante, perché le persone, al di là di tutto, hanno un certo pudore, una certa vergogna anche soltanto di riferire a un operatore dell’associazione questo tipo di problemi. Sembra una cosa banale, ma invece è molto importante, capita che quando arriva a noi il problema è già protratto nel tempo. Così per noi è più difficile aiutare le persone quando magari non sono state pagate ad esempio già quattro o cinque rate. Un consiglio è che quando c’è una difficoltà bisogna subito andare a spiegare il problema e a cercare una soluzione”.
Il presidente di Adiconsum Padova Enrico Gallina aggiunge: “Purtroppo vediamo ogni giorno, truffe, contratti non voluti, ma in quest’ultimo anno sono esplose le richieste di verifiche sulla congruità di bollette di luce e gas. Le fatture vanno lette per capire bene i costi che vengono addebitati e verificare appunto che i consumi siano reali e non stimati, effettuare le letture periodiche con le modalità che sono riportate in fattura stessa e naturalmente a monte il contratto sottoscritto confrontandolo con le proprie esigenze”.
Il presidente di ADOC Padova Sergio Taurino conclude: “Certificare i propri consumi è importante: nelle bollette dell’energia, c’è un distributore e un venditore. Il venditore in genere riceve la lettura del contatore dal distributore per la luce mese per mese perché oramai ci sono i contatori elettronici, mente per il gas questa opportunità non è ancora operativa, neppure con i nuovi contatori. Per cui il distributore non è così rapido nel trasferire i dati al venditore e questo è più evidente quanto più piccole sono le compagnie interessate. Per cui consiglio di fare una foto con il cellulare dei consumi sul proprio contatore ed inviarla se possibile via pec al venditore, oppure via whatsapp, mail e telefono li sconsiglio perché non hanno neppure valore legale. E magari vicino al display del contatore mettete anche un quotidiano con la data del giorno in cui scattate la foto, a certificare che non è una lettura vecchia. Con questi accorgimenti in caso di contestazione è anche più facile per noi delle associazioni poter dare una mano e giungere a una conciliazione rapida.”
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