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Muore a 47 anni dopo il trapianto di cuore. Era volontario e papà di quattro gemellini

Emanuele Caccaro è stato operato al Gallucci di Padova ma non è sopravvissuto alle complicazioni post-intervento

Silvia Bergamin
2 minuti di lettura

Il sorriso di Emanuele Caccaro, 47 anni, si è spento per sempre

 

Era un uomo dal cuore fragile, ma grande e generoso. Un cuore che lui ha cercato di curare, passando attraverso 17 interventi. Da tempo era in lista per un trapianto, pochi giorni fa è arrivato un nuovo cuore. Ma il suo corpo non ha retto. Aveva solo 47 anni, Emanuele Caccaro: si è spento giovedì in ospedale a Padova.

Convivere con la cardiopatia, ma crescere con Barbara

Viveva a Villa del Conte, per l’intera esistenza ha saputo convivere – con coraggio – con una cardiopatia congenita. Era sposato con Barbara Reato, che lo ha reso padre dei gemelli Adele e Beatrice – che ora hanno 14 anni – e di un’altra coppia di gemelli, Antonio e Sofia, che di anni ne hanno 12. Una splendida famiglia, impegnata nel volontariato, moglie e marito hanno fatto i baristi in Patronato.

E poi il lavoro, in cui si è sempre distinto per professionalità e cura: i primi passi li ha mossi alla Berti Pavimenti in legno di Villa del Conte come impiegato tecnico; poi il cambio, dal 2016 era occupato – ricoprendo sempre le stesse mansioni tecniche – a La Meccanica srl di Facca a Cittadella, dove lavora anche la moglie come impiegata informatica.

Fino all’ultimo il padre di famiglia è riuscito a lavorare, trovando una soluzione più agevole: da qualche mese, infatti, per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute l’azienda gli era andata incontro garantendogli lo smart-working.

Una vita bellissima e di lotta

Una storia di bellezza, di vita, di amore, si è intrecciata negli anni a una lotta per la vita: Emanuele ha affrontato la fragilità del suo cuore, non ha mai mancato di seguire le indicazioni dei medici e si è sottoposto a ben 17 interventi. Ogni passaggio in ospedale ha portato con sé complessità, asprezza, momenti difficili.

Ma lui li ha superati, con la tenacia di chi ama la vita, con l’energica tenerezza di un padre che vuole tornare a casa dai propri figli. Era stato inserito nella lista per ricevere un trapianto di cuore la scorsa estate.

L’intervento al centro Gallucci

E il primo febbraio, pochi giorni fa, all’una di notte ha ricevuto la telefonata che attendeva, la telefonata che avrebbe dovuto aprire senso e speranza: finalmente era arrivato il cuore per lui. È quindi stato trasportato a Padova al Gallucci.

Emanuele ha attraversato 16 ore di intervento: il trapianto è andato bene, l’operazione è riuscita. Ma dopo poche ore sono sopraggiunte drammatiche complicazioni. Il suo fisico non ha retto, Emanuele non ce l’ha fatta.

Si è spento nel pomeriggio del 2 febbraio senza riprendere mai conoscenza. Senza aver potuto dare un ultimo sguardo di commiato all’amata Barbara e a Beatrice e Adele, a Sofia e Antonio.

Il lutto della comunità

Un’intera comunità è in lutto, la famiglia ne soffre la perdita: i genitori Annamaria e Ottorino, i fratelli Alessandro e Caterina, le persone che gli volevano bene.

In queste ore – nei social e non solo – c’è un crescendo di manifestazioni d’affetto, di stima, di riconoscenza: «Sapeva sempre stemperare con una battuta i momenti di tristezza, era un ragazzo umile e generoso. Non si è mai risparmiato, aveva parole di conforto e sorrisi per tutti».

Un focolare dolcissimo: «È stato un papà ammirevole, da prendere ad esempio, era orgogliosissimo dei suoi 4 figli». E poi, ancora: «Emanuele era gentile, buono, sempre solare anche nell’affrontare la malattia. Ottimista di natura, con tanta forza d’animo. Era un esempio di coraggio, tenacia e grandissima dignità. Verrà ricordato per il suo meraviglioso sorriso e per la sua profonda voglia di vivere». Il funerale sarà celebrato lunedì alle 15 in chiesa a Villa del Conte, mentre il rosario sarà recitato domani alle 17.

Lo struggente ricordo del sindaco Antonella Argenti: «La comunità di Villa del Conte ti ringrazia per l’amore che hai messo in ogni battaglia e gioia della vita, e vola più in alto che puoi, dove solo i puri possono arrivare. Ora il tuo cuore batte libero»

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