Cittadella, villa La Colombara è in vendita per un milione e mezzo di euro
Il complesso medievale con l’alta torre del 1200 comprende 5 mila mq di verde. Ospita da tempo anche eventi culturali, feste, cerimonie, matrimoni e laboratori
Silvia Bergamin
Villa La Colombara – al confine tra Cittadella e Galliera Veneta – è in vendita, un milione e mezzo di euro il prezzo d’acquisto.
Una struttura di rilievo, suggestiva e bellissima, un complesso di fabbricati, costruiti attorno ad una corte di origine medievale, che si distingue per l’alta torre che risale al 1200. Ci sono edificazioni del 1400 e 1500, particolarmente apprezzata è la barchessa, edificata nel 1700. Il tutto delimitato dal muro di cinta che circonda i 5 mila metri quadrati di verde. Nella facciata si possono ammirare le bifore gotiche, finestre rinascimentali, affreschi e stemmi delle famiglie che vi hanno abitato.
Nel tempo La Colombara si è prestata ad essere meta turistica, uno spazio di pregio come centro culturale e luogo di eventi e cerimonie, matrimoni, feste, intrattenimenti, servizi fotografici, concerti, spettacoli teatrali e laboratori didattici. Il valore è ben spiegato dagli storici cittadellesi Giancarlo Argolini e Luigi Sangiovanni: «La villa veneta rappresenta un importante presidio del territorio, è l’emblema dell’antica organizzazione della superficie agricola. Nel corso dei secoli si è passati dagli edifici medievali alle straordinarie architetture palladiane, dalle strutture barocche e settecentesche alle lussuose dimore signorili dell’ottocento».
Nell’Alta, tra le molte ville rimaste, la più antica è proprio Villa Ortolani, detta “La Colombara”, posizionata in una località preesistente alla fondazione di Cittadella e chiamata un tempo Mjaniga. Gli storici ripercorrono ogni dettaglio: «La villa risale al ’400, è composta da due corpi di fabbrica quattro-cinquecenteschi ornati da finestre gotiche e rinascimentali e un’adiacenza settecentesca porticata. Si accede alla proprietà che è cinta da muro a corsi misti di mattoni e ciottoli di fiume attraverso un portale ad arco acuto posto al centro della torre trasformata in colombara probabilmente nel sedicesimo secolo e che dà il nome al complesso».
L’arte: «L’edificio centrale conserva all’esterno tracce di affreschi sottogronda. All’interno una fascia con fondo rosso bruno corre sotto le travature rifinita con cornici lavorate e presenta alcuni stemmi sostenuti da putti poggiati su sfingi, tralci vegetali e vasi. Uno stemma con banda diagonale e due teste di leone affrontate e tre cuori rovesciati è riferibile alla famiglia Colleoni. Un altro con un levriero femmina rampante e porgente dei fiori ed altri due stemmi sono di incerta attribuzione. Gli stessi stemmi compaiono all’interno del palazzo della Podesteria pur con stile diverso». Cosa spicca? «Il vero gioiello è l’affresco che rappresenta la Madonna col Bambino e Santi sovrapposto alla cornice ma risalente probabilmente allo stesso periodo», concludono. ––
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