Mestrino, la dirigente scolastica contestata va in aspettativa per sei mesi
Il Provveditorato ora cerca un sostituto temporaneo fino al luglio 2023 A carico di Stefania Papparella due ispezioni in pochi mesi, ancora senza esito
felice paduano
Colpo di scena nella sempre più intricata vicenda che vede protagonista, da oltre un anno, l’attuale preside dell’Istituto comprensivo Mestrino-Veggiano, Stefania Papparella. La dirigente scolastica ha chiesto ed ottenuto dal Ministero dell’Istruzione, attraverso l’Ufficio scolastico regionale (Usr), guidato da Carmela Palumbo, aspettativa non retribuita, per motivi personali, protetti dalla legge sulla privacy.
La richiesta di stop dal lavoro è scattata il 10 gennaio i e proseguirà sino al prossimo 10 luglio compreso. Sei mesi nel totale.
Non a caso proprio, sul sito dell’Usr del Veneto è apparso il seguente avviso pubblico che mira a sostituire temporaneamente la preside: «Dirigenti scolastici-incarichi di reggenza. Istituto Comprensivo di Mestrino. Acquisizione delle disponibilità per reggenza. Le domande dei dirigenti di ruolo che si mostrano disponibili ad acquisire la reggenza temporanea sino al 10 luglio devono essere presentate entro le 12 del prossimo giovedì 12 gennaio». Cioè entro domani. Le domande che, in questo caso riguardano i presidi operanti nelle province di Padova e di Vicenza, vanno inoltrate esclusivamente con posta certificata.
La preside, laureata in Scienze dell’Educazione e con due master in tasca, ha la competenza su cinque plessi scolastici nei Comuni di Mestrino e Veggiano. Nel corso dell’anno scolastico 2021-2022 è stata oggetto di due ispezioni. Una di natura amministrativa e l’altra a carattere prettamente didattico. Le due ispezioni sono terminate alla fine dell’anno scolastico precedente, ma l’Ufficio scolastico regionale, a distanza di sette mesi, non ha ancora resi noti i risultati ufficiali delle due visite ispettive, nonostante le proteste dei genitori, dei docenti e di Cgil, Cisl e Gilda, che mettono sotto accusa il “modus operandi” della dottoressa Papparella. Sempre l’anno scorso i sindacati organizzarono anche uno sciopero di una mattinata ed un’assemblea, molto affollata, che si tenne al Duca degli Abruzzi.
D’altronde non è la prima volta che la preside Papparella viene contestata da gruppi di genitori e da alcuni docenti. Contestazioni, più o meno pesanti, contro di lei sono avvenute anche quando è stata dirigente all’Ic di Teolo e a quelli di Saonara (del Settimo Ic di Padova) e a Pianiga, in provincia di Venezia. Proprio in questi giorni i sindacati Cgil, Cisl e Gilda, stavano preparando un secondo giorno di assemblea che si sarebbe dovuto tenere lunedì 30 gennaio. «Non è questo il modo per risolvere un grave problema che va avanti da oltre cinque anni» dice Sandra Biolo, segretaria regionale di Cisl Scuola. «Così il problema si sposta solo in avanti. Bisogna prendere una soluzione subito.
I docenti, gli Ata ed i genitori non possono sopportare ulteriormente i disagi che non si sono praticamente mai interrotti». ––
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