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Statua Gattamelata, il Vaticano risponde a Sgarbi: «Lo studio del restauro è competenza di chi intende farlo»

Scontro sulla statua, la Delegazione Pontificia: «L’ultima parola al ministero»

2 minuti di lettura

La statua del Gattamelata

 

Nuovo capitolo dello scontro sul restauro della statua del Gattamelata tra il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi e il Vaticano che ha istituito la commissione per studiare il tipo di intervento da fare.

La Delegazione Pontificia ha inviato una nota in cui sottolinea come lo studio e il progetto dell’intervento di restauro è di competenza di chi intende realizzarlo e che l’ultima parola spetta poi al ministero della Cultura.

Sgarbi aveva invece contestato la legittimità della commissione stessa sostenendo che la competenza sul restauro della statua è del ministero. 

Il testo della nota

«La Delegazione Pontificia, come più volte sottolineato, ha ben presente che la fase autorizzativa è di competenza dello Stato, e proprio per questo si è mossa – fin dagli inizi - condividendo qualsiasi iniziativa con la Soprintendenza

A tal proposito la Delegazione Pontificia ha naturalmente seguito

quanto la normativa vigente impone ai soggetti proprietari di un bene culturale. Ossia di condurre studi e ricerche volti ad elaborare progetti di restauro scientificamente fondati, sui quali il Ministero della Cultura ha l'ultima parola. In tal senso la Delegazione ha operato istituendo un comitato scientifico (presieduto dal Soprintendente Fabrizio Magani) composto da studiosi di livello internazionale, i quali, per curricula ed esperienze professionali possono essere annoverati tra i maggiori esperti di Donatello e delle metodiche di indagine e d'intervento in materia di scultura bronzea.

Tra i compiti della Delegazione c’è la tutela del Complesso Antoniano, patrimonio dell’umanità di arte e di fede. La salvaguardia del monumento di Donatello è pertanto un dovere prioritario. Tale salvaguardia è stata giustamente sollecitata recentemente a molti livelli da opinione pubblica, tecnici e studiosi.

Va ricordato che questo aspetto è seguito da decenni dalla Delegazione Pontificia: un intervento di manutenzione al basamento e alla statua è stato compiuto nel 1994-95 (con consulenza di tecnici dell’Istituto Centrale del Restauro) e nel 2012 vennero compiute alcune analisi chimico-fisiche, endoscopie sul monumento e una verifica sismica.

La fase di conoscenza, di studio e di progettazione dell’intervento di restauro è in capo al soggetto che intende realizzarlo. Ad essa lo Stato non è automaticamente chiamato a concorrere, se non affiancando agli esperti selezionati dal committente (in questo caso la Delegazione Pontificia) il parere dei propri istituti scientifici. Anzi, parlando del Gattamelata si auspica l’intervento dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, eccellenza forte dell’esperienza di restauro di molte opere di Donatello, e dell’Istituto Centrale per il Restauro.

Come previsto in modo esplicito dalla Delegazione Pontificia, il piano delle indagini che sarà predisposto attraverso il concorso dei vari esperti sarà sottoposto a tempo debito al giudizio della Soprintendenza, e pertanto al Ministero della Cultura stesso, di cui è emanazione.

A maggior ragione il piano per gli interventi restaurativi vero e proprio sarà presentato alla Soprintendenza».

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