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La proposta a Padova: piazza Insurrezione pedonale entro l’estate 2023

L’idea del sindaco Sergio Giordani di togliere il parcheggio è nota, ma il primo cittadino finora ha chiesto pazienza, perché vuole trovare un’alternativa valida e capire come procede la sperimentazione del park Porte Contarine

LUCA PREZIUSI
2 minuti di lettura

«Il parcheggio di piazza Insurrezione chiuso entro l’estate». Non è un ultimatum, ma ci assomiglia. È il succo della mozione che il gruppo consiliare di Coalizione civica depositerà nei prossimi giorni a Palazzo Moroni, con cui chiede l’impegno da parte del sindaco e della giunta ad accelerare la conversione del parcheggio nella quarta piazza della città. Il tema è tornato caldo dopo il concerto di Max Gazzè a Capodanno, che ha riempito con 9 mila persone l’area adibita attualmente a parcheggio.

IL PRESSING ARANCIONE

L’idea del sindaco Sergio Giordani di togliere il parcheggio è nota, ma il primo cittadino finora ha chiesto pazienza, perché vuole trovare un’alternativa valida e capire come procede la sperimentazione del park Porte Contarini. Coalizione civica invece è per accelerare, confidando sulla tesi che ogni cambio di passo preveda da parte dei cittadini dei tempi (anche lunghi) per abituarsi e poi apprezzare.

«In questi giorni è emerso in modo chiaro che il sentire della città è quello di riconsegnare quel luogo alla sua essenza: appunto una piazza e non un parcheggio – sostengono le consigliere comunali Marta Nalin e Chiara Gallani – Dopo un dibattito così intenso, ci pare che si debba rompere gli indugi. La città è pronta e l’alternativa di parcheggio già esiste: il nuovo park interrato delle Porte Contarine è ad oggi senza dubbio capace di assorbire il centinaio di posti tolti. Forse anche meno, visto che in piazza Insurrezione qualche posto blu rimarrà. Per questo motivo presenteremo una mozione in cui chiediamo che l’amministrazione si impegni entro l’estate per la chiusura del parcheggio».

L’ALTERNATIVA NON E’ LA PRANDINA

Il gruppo di Coalizione civica quindi prova a pressare la giunta di cui fa parte anche l’assessore Andrea Ragona, eletto con gli arancioni. E Ragona ha tra le deleghe più importanti proprio urbanistica e mobilità. «Ormai i tempi sono maturi e compito della politica è prendere le decisioni necessarie per agire quando è ora – proseguono Nalin e Gallani – Lanciamo la proposta di questo passaggio storico perché questo obiettivo è da sempre fra i prioritari di Coalizione civica, ma confidiamo nel contributo delle altre forze politiche nostre alleate, che come noi hanno fra gli obiettivi la rinascita della piazza».

Inevitabile il collegamento con l’ex Prandina, che si trova a poche centinaia di metri e che potrebbe sbloccare l’eventuale piano. Potrebbe rappresentare un’altra alternativa dove traslocare le auto. Lo stesso sindaco Giordani aveva parlato di park interrato e auditorium: «L’idea di Giordani propone di fatto una visione superata di città, basata su grandi opere, su nuova cementificazione e non sulla rigenerazione urbana come strumento per rivitalizzare la città.

Serve un progetto che faccia della sostenibilità il fulcro della proposta, magari utilizzando i fondi del Pnrr e rivolgendosi a professionisti locali, magari giovani, e non necessariamente a grandi studi internazionali», chiudono le esponenti di Coalizione civica.

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