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Distrutto il velobox di Candiana lungo la Monselice-mare

Il sindaco Manfrin condanna il vandalismo: «Danno da mille euro». E sullo stesso tratto, assalto fallito a un distributore

Nicola Stievano
1 minuto di lettura
Il velobox di Candiana oggetto del vandalismo 

Distrutto il velobox arancione lungo la Monselice-mare a Candiana, «ma questo non fermerà certo i controlli sulla velocità», ammonisce il sindaco Luca Manfrin. Il totem installato lungo la trafficata e pericolosa strada regionale è stato abbattuto nei giorni scorsi e tutto lascia pensare ad un atto vandalico. Il velobox è finito a terra ed è stato letteralmente squarciato.

Difficile pensare che si tratti di un incidente, anche perché sul posto non ci sono tracce di altri frammenti di carrozzeria né particolari segni sul ciglio della strada. Probabilmente qualcuno ha gettato a terra il box e poi lo ha distrutto, forse ricorrendo anche a dei grossi petardi.

«Questo gesto, oltre che essere un segno di profonda inciviltà» commenta il sindaco Manfrin «è anche del tutto inutile. Ci troviamo un danno di oltre un migliaio di euro, come minimo, che ricade sulla nostra comunità. Voglio però ricordare che non ci servono certo i velobox per controllare la velocità. Abbiamo un apparecchio che ci permette di misurare la velocità ad un chilometro di distanza, il box arancione ha solo l’utilità di ricordare che siamo in prossimità di un incrocio pericoloso».

Più volte il sindaco ha rinnovato l’invito agli automobilisti a non correre ed usare prudenza lungo le strade, in particolare nei punti più pericolosi. I controlli sulla velocità nascono dall’esigenza di garantire una maggiore sicurezza a tutti.

Intanto, sempre lungo la Monselice-mare, alcuni malviventi hanno tentato di far saltare la cassa self service del distributore Tamoil. È successo qualche giorno fa, come riferiscono le forze dell’ordine, in piena notte, quando i malviventi hanno divelto il bocchettone del self service per inserire all’interno la polvere pirica. L’esplosione, seppure potente, non ha ottenuto l’effetto desiderato e la cassa che custodiva il contante ha resistito. I ladri sono stati costretti ad allontanarsi a mani vuote.

Il gestore della stazione di servizio si è trovato con la brutta sorpresa e l’amarezza per i seri danni all’impianto, comunque già riparati. I carabinieri si sono messi sulle tracce dei malviventi e hanno passato al setaccio le immagini delle telecamere di sorveglianza, con la speranza di acquisire elementi utili all’indagine. Il mese scorso era stato preso di mira un distributore ad Anguillara, seriamente danneggiato dalla potente esplosione.

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