Covid, il centro vaccinale di Padova si sposta ai Colli
Il complesso sociosanitario sostituisce da oggi 4 gennaio il padiglione 6 della Fiera. Dopo le feste il contagio Covid è aumentato del 14 per cento
Simonetta Zanetti
Dal 4 gennaio i vaccini contro il Covid, in città, hanno una nuova “casa”, più piccola, al complesso sociosanitario ai Colli, che meglio si adatta alle nuove esigenze dettate dal virus a quasi tre anni dalla sua comparsa.
A fine anno, il 30 dicembre, aveva chiuso definitivamente il padiglione 6 della Fiera, il mastodonte divenuto simbolo della lotta al coronavirus, con migliaia di somministrazioni al giorno. Un servizio divenuto troppo costoso a fronte di richieste di vaccino ormai ridotte, inversamente proporzionali alle spese di mantenimento del padiglione.
Da qui la decisione dell’Usl 6 Euganea di spostarsi una volta per tutte al padiglione 4, questa volta in via dei Colli, ritenuto sufficiente per le esigenze espresse dalla popolazione: «Il primo giorno apriamo con una sola linea» conferma Lorena Gottardello del Servizio igiene e sanità pubblica dell’Euganea «abbiamo già una cinquantina di posti occupati. Quindi l’attività riprenderà con regolarità dalla settimana prossima». Dopo la giornata di oggi, l’appuntamento è quindi per lunedì: «Il 9 e il 10 abbiamo quasi tutto prenotato» prosegue Gottardello «tuttavia dall’11 al 13 ci sono moltissimi posti disponibili. Del resto se la gente non si prenota ora, quando lo farà?».
Gli effetti della ritrovata socialità delle feste hanno già cominciato a farsi sentire sotto il profilo del contagio con un aumento dell’incidenza del 13,9% registrato nella settimana da Natale a San Silvestro. Nei sette giorni precedenti, i Comuni con un’incidenza inferiore a 250 casi ogni 100 mila abitanti erano appena 10. «È assolutamente normale che dopo tre anni le persone abbiano voglia di ritrovarsi, tuttavia è anche risaputo che nel momento in cui c’è il liberi tutti, il virus cammina» sostiene.
I numeri
Nella settimana tra il 25 e il 31 dicembre, l’incidenza ha raggiunto i 428 casi per 100 mila abitanti con 13.022 positivi il 2 gennaio, scesi poi a 12.924 ieri, quando i nuovi contagi registrati erano 683. A fine anno sono aumentati inoltre sia i test antigenici (3.298, 81 in più sul giorno precedente) che i tamponi molecolari (860, 104 in più).
Contemporaneamente, complice anche il periodo festivo, sono diminuite le vaccinazioni: 333 quelle somministrate il 30 dicembre, 96 in meno del giorno precedente: «Stiamo facendo soprattutto dalla terza alla quinta dose» prosegue Gottardello «le prime dosi sono ormai una o due al giorno. Tanti chiedono la quarta che, ricordiamo è indicata per tutti coloro che, a partire dai 12 anni, abbiano ricevuto l’ultima somministrazione di vaccino o abbiano avuto il Covid da almeno 120 giorni».
Il monitoraggio
«Adesso vediamo come andrà con Capodanno, quali saranno le ripercussioni sul fronte del contagio» aggiunge Gottardello «il nostro compito in questo momento è monitorare con attenzione l’andamento del virus e vedere se aumenta la diffusione».
Influenza
Come già succedeva al padiglione 6 della Fiera, anche al complesso ai Colli verrà proposta la doppia somministrazione di vaccino, ovvero contro il Covid e l’influenza.
«Lo offriamo con buoni risultati» conclude Gottardello «chi decidesse di farle l’antinfluenzale fa ancora in tempo, tra questa e la settimana prossima. È vero che dovremmo aver superato il picco e che l’influenza sta dando segnali di leggero calo, ma è ancora utile fare il vaccino, anche perché con una diffusione così elevata come quella di quest’anno, la curva potrebbe smettere di calare. Non siamo in grado di escluderlo a priori, quello che sappiamo con certezza è che ci sono ancora dosi disponibili sia all’Usl che tra i medici di medicina generale».
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