Costi troppo alti e burocrazia: chiusi tre self-service del latte a Carmignano
I distributori automatici erano installati a Carmignano di Brenta, Grantorto e S.Donato di Cittadella, il titolare: «Una scelta sofferta»
Silvia Bergamin
Chiude dopo 15 anni la storica casetta del latte a Carmignano di Brenta, uno stop imposto da una logica che non lascia scampo: «I conti non tornavano». Uno dei titolari dell’azienda agricola Gallio, Roberto, spiega che si è trattato di una «scelta sofferta», ma che non c’erano alternative: «Abbiamo sospeso questa attività e ci concentriamo sulla produzione di latte di alta qualità.
Il distributore serviva attualmente cinquanta litri al giorno, ma per essere sostenibile la casetta dovrebbe venderne più di 100. Ci sono stati momenti nel corso di questi anni in cui si è arrivati a 200».
Una perdita importante ha imposto di arrivare alla decisione: «La scorsa estate è mancato il papà Luigi: aveva 84 anni, è sempre stato un punto di riferimento fondamentale, con la sua passione ha trascinato l’azienda. E senza di lui non ci sono più state le forze, anche perché stiamo parlando di un’attività che richiede un impegno totale: a Natale, a Pasqua, il primo dell’anno».
La qualità del latte è ottima: «Abbiamo avuto le nostre soddisfazioni, una buona clientela, con cui si sono costruiti rapporti personali. Ma il problema sono le spese: controlli, incombenze burocratiche, l’impegno di portare il latte, il viaggio, il gasolio».
L’azienda aveva aperto tre punti in cui si poteva ricaricare la bottiglia di latte fresco: «Le altre due casette erano a San Donato di Cittadella e Grantorto. Siamo stati i primi in zona. Ma poi, di fronte ai numeri, abbiamo dovuto fare delle scelte».
La produzione del latte è seguita in prima persona da Daniele e Marino, fino all’ultimo i tre fratelli hanno cercato di resistere nel loro paese, a Carmignano di Brenta: «Anche il Covid ha contribuito: le persone andavano al supermercato, avevano la percezione che fosse più sicuro un latte confezionato, industriale. L’Usl poi consiglia la bollitura. Diversi fattori non hanno aiutato».
E così il punto di pareggio economico si è allontanato: «Dispiace, ma per quanto possano piacere un’esperienza e i legami con la clientela, i conti devono tornare».
Sui social in tanti hanno espresso la loro amarezza: la tradizione di prendersi il latte «alla spina» era apprezzata. Ma non a sufficienza.
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