Torna al Musme l’handbike di Alex Zanardi, riportata dalla famiglia
Sarà esposta nella parete dedicata all’esperienza dello sport paralimpico. Era stato lo stesso campione a promettere di riportarla

L’handbike di Alex Zanardi torna a essere esposta al Musme, il museo di storia della Medicina di via San Francesco a Padova. Il grande campione paralimpico, residente a Noventa, era andato personalmente al Musme a prendere l’handbike prima dello sfortunato incidente di giugno 2020 che lo ha visto scontrarsi con un camion e finire ancora una volta ferito in modo gravissimo, tanto da dover affrontare un lungo periodo di riabilitazione. Ma Alex aveva promesso al museo che sarebbe stata sua cura riportare l’handbike in esposizione non appena terminato l’evento sportivo per cui si stava allenando.
Grazie alla famiglia “Quello che è accaduto è noto a tutti e pertanto il Musme è infinitamente grato alla signora Daniela Manni, la moglie di Alex, e a tutta la sua famiglia per l’attenzione e sensibilità avuta nei confronti dei visitatori del museo e di tutti gli atleti che hanno apprezzato in questi anni la parete della sala dedicata alla Terapia nella quale, per la prima volta, tre meravigliosi campioni (oltre ad Alex Zanardi anche Bebe Vio e Martina Caironi) si sono “esposti” mettendo a disposizione i supporti con cui hanno vinto gare di livello mondiale”, fa sapere il museo di via San Francesco.
La parete dello sport paralimpico. Nella parete sono esposte anche la gamba con cui Martina Caironi si è sempre allenata per diventare la donna con protesi più veloce al mondo; il braccio usato da Bebe Vio sia nel corso degli allenamenti che nelle gare; e la handbike con cui Alex Zanardi ha vinto l’Oro alle Olimpiadi di Londra nel 2012. Accanto ai tre oggetti-simbolo trovano posto le video testimonianze dei tre protagonisti che raccontano la loro passione ed esperienza. Uno spazio voluto e pensato per lanciare un messaggio legato all’importanza dello sport come strumento per una riabilitazione fisica e psicologica, che ridà passione e fiducia e favorisce il confronto con gli altri ma anche sulla rilevanza del progresso medico-tecnologico nel campo delle protesi per disabili affinché queste siano sempre più accessibili a tutti.
La parete, di nuovo completamente allestita sarà visitabile da venerdì 30 dicembre 2022.
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