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I nuovi autovelox a Monselice innescano il dibattito. «Ma non sono ancora in funzione»

I dispositivi sono stati installati, visti i tanti incidenti, anche gravi, sulle strade della città

Giada Zandonà
1 minuto di lettura

Il progetto “Monselice Sicura” delineato dall’amministrazione di Giorgia Bedin da alcuni mesi sta facendo spuntare nella cittadina murata telecamere, safety tutor ed autovelox. Inevitabili i timori, soprattutto perché per alcuni automobilisti e per i residenti ci sono ancora dubbi sul funzionamento e sullo scopo di questi apparecchi.

Nei social network infatti, da alcune settimane gli utenti continuano commentare la presenza dei dispositivi e, nonostante le spiegazioni della sindaca Bedin, in alcuni casi vengono diffuse affermazioni scorrette.

Il dispositivo di controllo automatico della velocità che ha destato più scalpore è stato quello collocato a fine ottobre nel tratto della strada regionale 10 di via Colombo, all’altezza del centro commerciale Airone. Il dispositivo però è stato solamente installato e non è ancora entrato in funzione, ma questo non ha impedito lo scatenarsi di polemiche da parte degli automobilisti verso un presunto modo di “fare cassa” da parte del Comune.

La scelta di collocare in quel punto l’apparecchio è arrivata a causa dei numerosi incidenti, anche gravi, avvenuti in quel tratto di strada ed infatti l’azienda installatrice ha ottenuto il riconoscimento ufficiale ed il patrocinio da parte dell’associazione nazionale che riunisce familiari e vittime della strada, per l’importante contributo fornito al miglioramento della sicurezza stradale.

«Come ho già comunicato più volte, il dispositivo non è ancora attivo e verrà data ampia e preventiva informazione sulla sua messa in funzione», spiega la sindaca Bedin. «Desidero precisare inoltre che le eventuali sanzioni potranno essere fatte solo con la pattuglia in loco e verrà data ampia comunicazione sul sito web del Comune delle date in cui i controlli verranno effettuati. Ciò dimostra a maggior ragione che l’obiettivo dell’amministrazione è la sicurezza stradale e non certo quello di fare cassa».

Il secondo dispositivo che ha messo in allarme residenti e automobilisti è quello installato nella strada statale 16, in via Rovigana, all’altezza del semaforo dell’incrocio con via Muraglie. Si tratta di due telecamere che riprendono i due sensi di marcia, installate ad inizio novembre.

Anche questi apparati in un primo momento sono stati scambiati dagli utenti social per dei possibili autovelox, invece si tratta di una telecamera della videosorveglianza, che rientra nel progetto “Tutela della sicurezza urbana e prevenzione dei fatti criminosi”.

«Queste telecamere» spiega la sindaca Giorgia Bedin «non hanno nulla a che fare con la possibilità di accertare infrazioni al codice della strada. Il progetto è in fase di completamento entro fine anno e garantirà a tutta la cittadinanza una maggiore tranquillità e sicurezza», conclude ancora la prima cittadina.

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