Un nuovo studentato in zona Padova Est
Avviato il fondo “Pitagora”: in città previsti 120 posti. Continua a crescere il numero delle proposte dopo la crisi degli alloggi

C’è un altro studentato nel futuro di Padova. Finint Investments Sgr, società di gestione del risparmio del gruppo Banca Finint, ha avviato l’operatività di “Pitagora”, il fondo immobiliare chiuso dedicato agli investimenti in Student Housing, con l’acquisizione di un immobile in città in cui sorgeranno, appunto, alloggi per gli studenti.
Grazie al completamento della raccolta complessiva dei primi 40 milioni di euro nell’ambito del primo periodo di sottoscrizione, il Fondo ha realizzato la prima operazione immobiliare in una città con un alto fabbisogno di alloggi per studenti e giovani professionisti. Come annunciato qualche tempo fa dal nostro giornale, si tratta delle due torri in piazza Giovanni XXIII, un complesso immobiliare costruito negli anni Settanta su una superficie di 12.500 metri quadri su due livelli, che comprende 57 mini-appartamenti, ideali per realizzarci uno studentato o un residence.
Nel corso del primo semestre del 2023 saranno completati alcuni lavori di ristrutturazione, necessari soprattutto per gli alloggi più vetusti: l’obiettivo è di attivare quanto prima l’offerta, vista la forte richiesta abitativa da parte degli studenti in città e della difficoltà persistente nel trovare sistemazioni adeguate. Nell’ambito di questo progetto verranno messi a disposizione 120 posti letto, oltre agli spazi comuni.
Il Fondo Pitagora ha una durata di 12 anni e un obiettivo complessivo di raccolta di 100 milioni per la realizzazione di circa 1.600 posti letto complessivi. È riservato a investitori istituzionali, non professionali ed enti pubblici e prevede la valorizzazione di immobili dismessi da riconvertire, situati vicino ad atenei con più di 15.000 studenti in città di medie dimensioni e con forte tendenza all’internazionalizzazione.
Aumenta quindi il numero dei progetti per rispondere all’esigenza abitativa degli studenti in città. Si parte dall’edificio dell’ex Provveditorato in piazzale Pontecorvo acquistato dal fondo immobiliare inglese Setha per circa 4,4 milioni di euro e dove saranno ricavati circa 150 posti letto. C’è quindi l’ex Cooperativa tipografica di via fra’ Paolo Sarpi: un intervento di riqualificazione urbana da 6 milioni di euro che per l’estate del 2024 dovrebbe mettere a disposizione sul mercato altre 140 stanze. Nell’ex convitto Sacro Cuore di via Belzoni, acquistato da una joint venture israeliana, è prevista la realizzazione di un campus universitario da oltre 400 posti letto con un’operazione da 20 milioni di euro.
Sul fronte delle nuove edificazioni, invece, c’è in ballo l’area ex Ifip, in viale della Pace, dove Industrie Edili Holding (società di Agostino Candeo, Alberto Romano Pedrina e Dino Tabacchi) vuole realizzare un edificio a forma di ferro di cavallo da 45 mila metri cubi e un massimo di 450 posti letto. Ancora, c’è l’ipotesi di uno studentato anche nell’area Pp1 tra le vie Valeri e Trieste, con il fondo immobiliare inglese Stonehill che punta a costruire una struttura da 500 posti. Infine, anche Aspiag ha ipotizzato di realizzare uno studentato da 300 posti nell’area ex Rizzato, tra le vie Venezia e del Pescarotto.
Infine, sul fronte pubblico, la ristrutturazione delle palazzine ex Inps di via Palestro promossa dal Comune per ricavare 300 posti letto, mentre l’Ateneo e l’Esu stanno lavorando per mettere a disposizione entro il 2025 altri 622 posti (di cui 58 a Vicenza), grazie anche ai fondi del Pnrr. A Padova 85 saranno nella residenza Meneghetti di via S. Eufemia (entro giugno 2024); 109 nel collegio dei Comboniani di via S. Giovanni Di Verdara (ottobre 2025); 93 nella residenza Galilei di via Magarotto (gennaio 2025) e 90 ad Agripolis (dicembre 2023).
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