Este, si fingevano agenti di polizia o tecnici del gas per rubare in casa degli anziani: tre arresti dopo un inseguimento
Sequestrati casacche, lampeggianti e scanner, oltre a spray urticante: il terzetto aveva anche oltre 3 mila euro di bottino

Il bottino e il materiale sequestrato ai ladri
Si presentavano a casa degli anziani spacciandosi per agenti di polizia o tecnici, con tanto di elementi distintivi per essere più credibili. Sono stati smascherati e intercettati dai carabinieri: tre in manette.
Da qualche tempo i servizi preventivi e repressivi svolti sul territorio dalle articolazioni del Comando Provinciale Carabinieri di Padova erano stati intensificati a seguito della recrudescenza di furti e truffe in abitazione a danno di anziani. Gli artefici delle truffe si presentavano come tutori dell’ordine con tanto di distintivi o come tecnici per utenze domestiche come quella del gas o altro e, carpita la fiducia dei malcapitati, si intrufolavano in casa facendo man bassa di denaro e preziosi.
In più di una occasione era stata segnalata la presenza di una Ford Focus di colore bianco nei pressi delle abitazioni visitate.
È stato così che il 15 dicembre una pattuglia del Radiomobile di Este, in via Maganza, ha intercettato la vettura ricercata. L’immediato controllo al terminale ha permesso di accertare in tempo reale che la targa corrispondeva ad un’altra autovettura di una marca e modello diversi e che quindi era clonata.
Il veicolo, non fermatosi all’alt imposto, si dava alla fuga ad altissima velocità in direzione di Lozzo Atestino. I carabinieri all’inseguimento hanno tallonato i fuggitivi attraversando Ospedaletto Euganeo e Borgo Veneto fino all’argine del fiume Frassinelle.
Nell’inseguimento, per disfarsi delle prove che potevano incastrarli, i criminali hanno lanciato dall’autovettura in corsa borsoni e zainetti, finiti nel canale. L’auto inseguita, non riuscendo a seminare i militari, ha infine fermato la sua folle corsa, con il motore in fiamme, a Lozzo Atestino lungo l’argine del fiume.
Qui i tre malviventi, precipitatisi fuori dal mezzo, hanno tentato un’ultima disperata fuga tuffandosi nel canale dove però sono stati raggiunti e arrestati.
Con il supporto dei militari del Radiomobile di Abano Terme e dei vigili del fuoco l’incendio del mezzo è stato domato, è stata assicurata la messa in sicurezza della strada per i veicoli che vi circolavano e sono stati recuperati nel canale i borsoni lanciati nella fuga: contenevano sia il materiale usato per le truffe che parte dei bottini: un lampeggiante blu, una sirena bitonale, uno scanner con le frequenze delle forze dell’ordine, una casacca della Polizia locale, una casacca da addetto del controllo del gas, bombolette di spray urticante, kit di lettere e numeri adesivi per alterare le targhe e due coltelli della lunghezza complessiva di 15 centimetri circa, nonché la somma in contanti di 3.300 euro.
I tre arrestati sono un 45enne di Cirié (Torino), un 23enne di Asti e un 22 enne di Nichelino (Torino), i primi due con specifici precedenti per reati contro il patrimonio. Dovranno rispondere all’autorità giudiziaria di Rovigo di resistenza a pubblico ufficiale, possesso di armi e distintivi contraffatti. Sono tuttora in corso le indagini per individuare le ulteriori azioni delittuose in cui dovessero risultare coinvolti.
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