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Focolaio Covid alla casa di riposo di Noventa: il primo piano chiude, niente visite agli ospiti

Nuovo caso e si sale a quota 8 su 48 anziani in struttura. Il presidente: «I positivi asintomatici, stanno tutti bene»

Giusy Andreoli
1 minuto di lettura

L’intero reparto al primo piano della Rsa di via Roma è interdetto alle visite dei familiari da dieci giorni per un focolaio di Covid che continua ad essere attivo e che ieri ha registrato visto un ulteriore caso.

Allo stato sono 8 i positivi sui 48 ospitati al piano: un numero che, pur nell’alternanza con le negativizzazioni, rimane costante. Cosicché ieri è ripartito il conteggio dei 5 giorni in cui le visite ai propri cari non possono essere fatte, e questa situazione va avanti dal 28 novembre.

Va detto che tutti gli ospiti sono vaccinati e che i positivi vengono spostati nell’area Covid, separata dai restanti nuclei, che continuano a fare vita comunitaria nel piano con le oss che usano i dispositivi maggiorati da area gialla. I familiari, su richiesta, possono contattare i ricoverati mediante videochiamata.Se ci sono progetti particolari o situazioni sanitarie di fine vita vanno in deroga e si consente la visita con tutte le accortezze del caso. Per gli altri 48 ospiti accolti al secondo piano nessuna restrizione non essendoci stato alcun contagiato.

«Siamo costretti ad agire così dalle norme vigenti», afferma il presidente Denis Cacciatori. «Siamo consapevoli che per i familiari è un sacrificio, ma non abbiamo alternative. Rassicuro sul fatto che i positivi sono asintomatici e stanno tutti bene, nessuno necessita di cure particolari. Però attualmente le restrizioni sono rimaste le stesse e per gli ospiti di quel piano non è possibile ricevere visite per almeno 5 giorni dall’ultima positività riscontrata».

Di fatto le regole sono: quarantena di 5 giorni per tutti i positivi e non solo per gli ospiti delle Rsa, mentre per il contratto stretto si effettua una sorveglianza di 5 giorni. Essendo la Rsa una comunità, le norme sono estese anche al personale, che stanno tutti i dispositivi obbligatori, quindi mascherine Fp2, visiera, tuta.

Per quanto riguarda il Centro Diurno, il servizio resta ancora chiuso perché si trova all’interno della Rsa e quindi in situazione di promiscuità di spazi che non consentono di far entrare anziani che vivono a casa. Decisione presa d’accordo con l’Usl e col medico coordinatore. ––

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