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Iov, Pnrr e Ricerca finalizzata: arrivano oltre 3,4 milioni per sei progetti

Valorizzati gli studi di eccellenza sui tumori dell’Istituto Oncologico Veneto. Il dg Benini: «Risultato che premia professionalità, credibilità e perseveranza»

Aggiornato alle 2 minuti di lettura

Bandi di ricerca finalizzata e Pnrr: l’Istituto Oncologico Veneto vede promossi tutti i progetti presentati e si aggiudica la cifra di 3,4 milioni di euro, vedendo così riconosciuta, confermata e valorizzata la ricerca d’eccellenza dei suoi ricercatori su mielopoiesi e progressione del cancro, sul glioblastoma, sull’immunità contro i tumori, sul trattamento del carcinoma avanzato del retto e sul cancro alla mammella in soggetti a rischio.

«Questi risultati - commenta il professor Vincenzo Bronte, direttore scientifico dello Iov, «sono il frutto di un grande lavoro di squadra tra la Direzione scientifica e i ricercatori Iov e premiano a tutto tondo il ruolo dell'Istituto nel settore oncologico, dalla ricerca di base alla diagnostica fino alla terapia, passando per la valorizzazione delle risorse brevettuali dello Iov. Nel loro insieme le progettualità dello Iov hanno avuto la soddisfazione di ottenere alcune delle più alte valutazioni dei revisori nel campo oncologico, in alcuni casi posizionandosi al primo posto della graduatoria; inoltre, questi supporti finanziari rappresentano una fondamentale iniezione di risorse, che ci permetteranno di conseguire nuovi traguardi nella ricerca contro il cancro».

Iov Padova, Bronte e Benini presentano i progetti di ricerca per 3,5 milioni

«Siamo orgogliosi di un simile risultato su scala nazionale che premia la professionalità, la credibilità e la perseveranza degli studi promossi dai nostri ricercatori: senza ricerca d’avanguardia non ci può essere terapia d’avanguardia» il commento del direttore generale Patrizia Benini. 

Per quanto riguarda il bando Pnrr, tutti i progetti in cui lo IOV si è presentato come capofila sono stati finanziati con la somma più alta richiesta. Nello specifico, sono stati premiati tre progetti. Il prof. Vincenzo Bronte, Direttore scientifico dello Iov, ha visto finanziare il progetto "Persistent, aberrant myelopoiesis as etiological factor for chronic illness and metastatic disease", che indaga le connessioni tra lo sviluppo di alcune cellule del sangue e la progressione del cancro. Approvato anche lo studio del prof. Stefano Indraccolo, responsabile della UOSD Oncologia di base sperimentale e traslazionale, sui biomarcatori in grado di predire gli esiti del trattamento nel glioblastoma, dal titolo “Implementation of a predictive biomarker of response to regorafenib in glioblastoma". Infine è stato finanziato il progetto "Exploiting hyaluronan as a natural and effective immunological adjuvant for protein-based vaccines against cancer and infectious diseases”, sviluppato dal prof. Antonio Rosato, Direttore della UOC Immunologia e diagnostica molecolare oncologica, su alcuni possibili effetti positivi dell’acido ialuronico nella immunità verso i tumori. Il finanziamento complessivo di questi studi ammonta a 2.842.000 euro. Con questi progetti lo IOV ha inoltre ottenuto il notevole riconoscimento da parte dei valutatori, di posizionarsi tra i primi posti delle rispettive graduatorie, per quanto riguarda il campo oncologico. Un po’ di IOV c’è anche in un progetto dello IEO di Milano, finanziato nell’ambito dello stesso bando: "Low Dose Tamoxifen and Lifestyle Changes for Breast Cancer Prevention: a randomized phase II biomarker trial in subjects at increased risk”. Si tratta di un progetto sulla prevenzione del tumore alla mammella in soggetti a rischio importante, a cui partecipa come Unità Operativa il gruppo di ricerca guidato dalla Dr.ssa Stefania Zovato, Responsabile della UOSD Tumori Ereditari.

Ma non è finita qui. Anche nella Ricerca Finalizzata sono stati sostenuti diversi progetti, per un finanziamento complessivo di 580.000 euro. La dr.ssa Sara Lonardi, Direttore f.f. della UOC Oncologia 3, è la responsabile di un innovativo progetto sul tumore avanzato del retto, dal titolo "Development of a multiparametric model based on host and tumor immune-related features for predicting complete

pathological response to neoadjuvant chemoradiation in locally advanced rectal cancer" finanziato nell'ambito dei Progetti Ordinari, e posizionatosi al primo posto della graduatoria, per quanto riguarda il campo oncologico.

La dr.ssa Anna Tosi, giovane ricercatrice presso l’Immunologia e diagnostica molecolare oncologica, invece, ha conseguito uno "starting grant", finanziamento specificamente dedicato a giovani ricercatori "under 33 con il progetto "Deciphering spatially and phenotypically the tumor immune landscape of nonmetastatic triple negative breast cancer to improve prognostic models for patient risk stratification" sul tumore alla mammella triplo negativo, una forma particolarmente aggressiva che colpisce donne in giovane età.

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