Positivo alla cocaina, sbanda e uccide una donna a Montegrotto: patteggia
Due anni e dieci mesi per il 25enne Alessandro Pavan di Torreglia che ha travolto sul marciapiede Raimonda Veronese
Cristina Genesin
Tutto accade in una manciata di secondi: l’auto sbanda all’improvviso mentre alla guida c’è un giovane che, poco dopo, risulterà positivo alla cocaina. Bastano quegli istanti e la vita di una donna è distrutta. Con la sua, anche quella dei familiari.
La giustizia è andata avanti e certo non ha cambiato il corso degli eventi: quello che è stato perduto, lo è irrimediabilmente.
Ma almeno, ora, c’è una sentenza che di fatto ha affermato la responsabilità penale per la morte di Raimonda Veronese, 69 anni, travolta sul marciapiede dove camminava tranquillamente al rientro da un giro mattutino nel centro di Montegrotto.
La sentenza
Davanti al gup Beatrice Bergamasco ha patteggiato due anni e dieci mesi di reclusione, con la revoca della patente di guida, Alessandro Pavan, 25enne di Torreglia.
L’accusa? Omicidio stradale aggravato dall’uso di sostanze stupefacenti: non è chiaro quando avesse assunto la polvere bianca, tuttavia l’esame al quale è stato sottoposto – come oggi avviene di routine nel caso di un grave incidente stradale – ha confermato l’assunzione della droga.
Droga che, sul piano della responsabilità penale, rende più critica la posizione dell’imputato.
Il patteggiamento e la pena
Ovviamente essendo stata comminata una a pena oltre i due anni, non è stata possibile la concessione della sospensione condizionale: pertanto quanto la pronuncia diventerà definitiva, al 25enne non resterà che chiedere una misura alternativa al carcere come la messa alla prova. La famiglia della vittima era tutelata dall’avvocato Eleonora Danieletto.
Il patteggiamento è un rito alternativo che prevede per legge lo sconto fino a un terzo rispetto alla sanzione base: la difesa dell’automobilista aveva cercato di trovare un accordo per due anni e sei mesi ma la pubblica accusa (il pm Sergio Dini) aveva negato il consenso.
Ecco perché si è arrivati alla sanzione più elevata. Nel frattempo la compagnia assicuratrice di Pavan ha già versato ai familiari un risarcimento.
La tragedia
L’incidente si è verificato a Montegrotto il 28 settembre scorso intorno alle 11.15. Alessandro Pavan era al volante della sua Lancia Y e aveva appena concluso il turno mattutino in un supermercato nel centro di Padova.
Stava tornando a casa, come Raimonda che, ogni mattina, faceva una passeggiata in centro per svolgere qualche commissione prima di dedicarsi alla preparazione del pranzo.
«Non riesco a spiegare cosa è successo... Non mi sono reso conto di nulla» le parole del giovane poco dopo l’incidente.
In base alla ricostruzione la Lancia Y è sbandata senza un perché un po’ oltre la velocità massima, finendo sopra il marciapiede.
Raimonda Veronese è stata colpita di spalle e scaraventata contro il lunotto posteriore di una Volkswagen Tiguan in sosta. Sono scattati i soccorsi: purtroppo quando gli operatori del Suem sono arrivati, non c’era più nulla da fare per sfortunata signora morta senza colpa.
Morta a 50 metri da casa mentre, serena, rincasava come ogni giorno pronta seguire la sua famiglia. E i suoi amati nipoti.
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