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Cesa dea Crose, villa liberty e oratorio all’asta a Teolo

Il complesso a Villa di Teolo prevede un prezzo base di 450 mila euro. L’edificio religioso, la “Cesa dea Crose”, è luogo molto caro alla comunità locale. C’è anche la statua del Santo

G.b.
1 minuto di lettura

Alcune immagini del complesso di Teolo in vendita attraverso l’asta: da sinistra, la porzione di oratorio, la statua dedicata al Santo alta nove metri e il villino in stile liberty

 

Include anche l’oratorio campestre della Croce del XVI secolo sul monte Scirottolo, caro agli abitanti di Villa di Teolo, il compendio immobiliare che va all’asta il 20 dicembre, alle ore 16, al Polo Aste di via Berchet a Padova. Oltre alla chiesetta, il complesso – definito “di pregio” – comprende la villa padronale del periodo liberty su due piani fuori terra e uno interrato con annesso un mini appartamento per il custode.

È composto anche da un ampio giardino e da appezzamenti di terreno collinare costituiti da bosco che confinano con la parte sommitale del monte Sirottolo, dove si trova la statua di trachite benedicente di Sant’Antonio di Padova, alta circa 9 metri.

Il prezzo a base d’asta è di 450.000 euro con offerta minima di 337.500 euro e rialzo minimo di 3.000 euro. Il temine per la presentazione delle offerte è fissato alle 12 di lunedì 19 dicembre prossimo.

Nella proposta di vendita del Tribunale si evidenzia la “servitù di uso pubblico” gravante sull’oratorio a favore della comunità religiosa di Villa di Teolo, relativamente all’esercizio del culto nella ricorrenza del 3 maggio di ogni anno. Servitù costituita con sentenza del Tribunale di Padova nel 1994 e confermata in Corte d’Appello a Venezia nel 1999. Un altro vincolo riguarda la servitù di passaggio a favore dell’appezzamento di terreno su cui si trova la statua in trachite di Sant’Antonio da Padova, il cui accesso avviene attraverso un percorso pedonale (sentiero) che conduce alla cima del monte Sirottolo.

L’oratorio una trentina d’anni fa ha costituito motivo di contendere da parte dell’allora proprietario e della parrocchia di Villa di Teolo. Alla fine una sentenza del Tribunale ha deciso che i proprietari del tempietto una volta l’anno, il 3 maggio appunto, devono mantenerlo aperto alla visita dei fedeli.

Si tratta di un sito ricco di storia. Conosciuto come “Cesa dea Crose” (in dialetto locale), nel 1670 fu ristrutturata ad opera di una nobildonna padovana, Camilla Villa e del nobile veneto Antonio Boldù. Per l’inaugurazione avvenuta il giorno dell’Esaltazione della Croce, il 14 settembre, vi fu un grande concorso di fedeli attratti dall’immagine della Vergine presente nell’oratorio. Fino a qualche anno fa i parrocchiani di Villa di Teolo si recavano ogni anno in pellegrinaggio al tempietto e ci rimanevano per l’intera giornata.

Il sito oggetto d’asta si raggiunge percorrendo via La Croce, la strada che si stacca da via Groppetto, 300 metri a nord della chiesa parrocchiale di Villa di Teolo. La zona pregevole dal punto di vista ambientale, è sempre stata oggetto di culto, tant’è che lungo la stradina per raggiungere l’oratorio un paesano ha realizzato una Via Crucis. 

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