In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Massimo Carraro e gli altri imprenditori top: ecco i magnifici 9 del premio Città di Padova

Assegnati i riconoscimenti dell’associazione Antichi Mestieri con Comune, Provincia, Confartigianato e Cna

felice paduano
2 minuti di lettura

Gli imprendori premiati

 

Cerimonia solenne domenica 6 novembre mattina nella prestigiosa cornice della Sala Carmeli di Padova, la storica biblioteca di via Galilei costruita nel 1761, per l’assegnazione del premio Città di Padova, organizzato dall’associazione Antichi Mestieri in collaborazione con il Comune, la Provincia, Confartigianato e Cna.

Quest’anno, alla presenza dell’assessore Antonio Bressa, del consigliere delegato della Provincia Daniela Bordin, del presidente della Cna Luca Montagnin e del vice-presidente della Confartigianato Paolo Bettella, l’ambìto riconoscimento è stato assegnato a nove imprenditori. In sala erano presenti anche il parlamentare Alessadro Zan, il direttore della Cna Matteo Rettore, i rappresentanti della Veneranda Arca del Santo e dell’omonima Arciconfraternità. La riunione è stata moderata da Donatella Ranzato.

Dopo gli interventi di Montagnin, Bettella e della Bordin, il primo a ricevere il riconoscimento è stato Massimo Carraro, il padovano di Santa Giustina che, figlio di un artigiano che produceva cinturini in pelle ed ex-assistente di Diritto amministrativo all’Università, oggi è guida l’azienda Morellato, con 2.000 dipendenti e 260 negozi nel mondo.

«Il successo di un’azienda e di qualsiasi bottega artigiana è dato dalle persone che ci lavorano dentro», ha detto Carraro. «Siamo continuamente andati avanti grazie all’innovazione. Dagli orologi ai cinturini sino ai gioielli del vivere quotidiano. L’ultima nostra sfida aziendale è quella che poggia sulla sostenibilità ambientale».

Il secondo premiato è stato Sergio Schiavon, il carrozziere-artista che, assieme al socio Renato Gambato, è il titolare di un’officina dove si restaurano anche auto storiche e da competizione. Un artigiano che lavorava in bottega già a 12 anni e che ha riparato anche l’auto di Jacques Villeneuve, figlio di Gilles.

Terzo e quarto riconoscimento a Beniamina Zecchin e ad Enrico Medaglia. Beniamina è una bravissima sarta, figlia di un sarto, che fa parte anche dell’Accademia Nazionale del settore. Medaglia, nato a Milano, ma residente tra Venezia e Padova da decenni, è uno dei liutai più apprezzati nel mondo. Diplomatosi alla scuola di liuteria a Cremona, dal 2019 ha la bottega nel Palazzo Papafava, tra via Barbarigo e via Marsala. Lavora anche con il Museo degli Antichi Strumenti di Venezia. Fino ad oggi ha restaurato decine di violini, violoncelli e di contrabassi, dei quali alcuni hanno un valore da uno a due milioni di euro.

Quinto e sesto premiati sono stati Fulvia Buffoli e i titolari del gelato Valbrenta, con laboratorio a Grantorto. Buffoli gestisce una delle più antiche rilegatorie di libri in via Cavallotti, decorando volumi pregiati anche con la foglia d’oro, mentre i gelatai dell’Alta da 60 anni garantiscono un prodotto di alta qualità noto anche fuori regione.

Gli ultimi tre riconoscimenti sono andati all’artigiano di Galliera, titolare della Bigolin srl che lavora il ferro battuto, ai titolari del pastificio di pasta fresca La Ghirlandina, di Abano Terme e al panificio Tracco di Solesino. La ditta Bigolin è specializzata, dal 1955, in serramenti, balconi e cancelli di ferro battuto, considerate delle vere e proprie opere d’arte. Luciano Bigolin ha lavorato anche per le famiglie Gabrielli di Cittadella, Doris, di Tombolo e per la casa dell’ex calciatore Dino Baggio.

Stefano Borsari della Ghirlandina ha prodotto la pasta fresca anche per gli hotel di Venezia, Danieli ed Excelsior, mentre i Tracco ancora oggi producono 60 tipi di pane.

«Gli Antichi Mestieri hanno un valore non solo economico e sociale, ma anche culturale perché rappresentano le radici della nostra storia», ha detto l’assessore al Commercio Antonio Bressa.

I commenti dei lettori