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Il caldo anomalo riduce le bollette del gas e i padovani risparmiano 55 milioni di euro

Riscaldamento spento per tutto ottobre e consumi calati del 40%. Con i volumi normali si sarebbero spesi 138 milioni

Claudio Malfitano
2 minuti di lettura

Autunno caldo è sempre stata un’espressione politica non certo climatica. Oggi però è necessario aggiornare la locuzione perché quello del 2022 è un autunno che ha permesso a molti di stare in maniche corte fino a ieri. E soprattutto ha permesso di rinviare di oltre due settimane l’accensione dei riscaldamenti portando i padovani a risparmiare oltre 55 milioni di euro sulle bollette. Un aiuto in questo momento di crisi e per di più un colpo alla strategia di Putin del ricatto all’Europa sulle forniture di gas. È la Snam – società attiva nel trasporto, nello stoccaggio e rigassificazione del metano – ad aver fornito il dato medio sui consumi nella gran parte del mese di ottobre: meno 41% rispetto allo scorso anno per gli usi civili. E un calo consistente si registra anche nei consumi industriali e nelle centrali elettriche. D’altronde anche Terna – la società che gestisce la rete di distribuzione dell’elettricità – registra una riduzione dei consumi elettrici del 5,7%.

Il calo di consumi nel Padovano

Padova non fa eccezione e come tutto il Nord Italia ha ridotto il consumo di gas in modo considerevole. A partire dall’amministrazione comunale che – pur senza emettere un’ordinanza – ha rinviato l’accensione del riscaldamento in tutti gli edifici pubblici, nelle scuole, negli impianti sportivi e nelle biblioteche. Lo stesso vale per l’amministrazione provinciale che gestisce gli istituti superiori. Ma anche gran parte (probabilmente la quasi totalità) dei padovani ha deciso di non accendere il riscaldamento in casa, pur avendo questa possibilità a partire dal 22 ottobre.

Dunque il dato del 40% in meno di consumi è applicabile anche per la provincia euganea che lo scorso anno, secondo i dati del Ministero per la transizione ecologica, ha consumato 836 milioni di metri cubi di gas. Il mese di ottobre in media vale il 7,5% del consumo annuo, anche questo un dato omogeneo in tutto il Nord Italia. Per cui il consumo stimato di ottobre 2021 è di 62,7 milioni di metri cubi che ad un costo medio del gas di 2,20 euro al metro cubo corrisponde a una spesa di quasi 138 milioni di euro. Ottobre 2022 però ha visto un calo di 25 milioni di metri cubi in meno di gas consumato, che si traducono in 55,1 milioni di euro risparmiati nelle bollette dei padovani, che in totale hanno pagato “solo” 82,7 milioni di euro.

Sempre attestandoci sui consumi medi è possibile fornire una stima di quanto hanno risparmiato le singole famiglie padovani. Solitamente infatti il consumo annuo è di 1.400 metri cubi a famiglia. Lo scorso mese quindi una famiglia ha consumato 68 metri cubi anziché gli abituali 105, ottenendo così un risparmio di 92 euro.

L’arrivo del freddo

Insomma il caldo anomalo, seppure inquietante dal punto di vista climatico, ha perlomeno un risvolto positivo sul portafoglio. Non può ovviamente durare per sempre. E anzi pare che da questa settimana sia prevista un’inversione di tendenza con il ritorno a un clima e delle temperature più consone al periodo: «I prossimi giorni saranno all’insegna di umide correnti di origine atlantica, configurazione indubbiamente consona al periodo – fanno sapere i meteorologi del centro Arpav di Teolo – Le caratteristiche meteorologiche salienti saranno la discesa delle temperature, in pianura limitatamente alle ore diurne mentre sui monti anche nelle ore notturne, e l’arrivo di precipitazioni specie venerdì».

Un ultimo dato per sottolineare l’anomalia del caldo attuale: ieri la stazione meteo di Legnaro ha fatto segnare una temperatura massima di 25 gradi. Lo scorso anno era esattamente dieci gradi in meno.

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