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Trappola mortale sul sentiero del Brenta: tesi fili di nylon e ferro

L'avviso alla cittadinanza per lanciare l'allarme sui fili-trappola tesi da ignoti 

L’allarme del Comune per ciclisti e pedoni, parte la denuncia. Un anno fa un episodio simile

Silvia Bergamin
Aggiornato alle 1 minuto di lettura

Vandali ad alto tasso di pericolosità e pazzia, tirano un filo di nylon con l’anima in metallo su un sentiero lungo il Brenta e rischiano di provocare ferite drammatiche.

Il vergognoso blitz teppistico è stato messo a segno nel territorio di Fontaniva ed è stato segnalato da un cittadino che ha notato il filo – teso e pericolosissimo – ed ha lanciato l’allarme, consento all’amministrazione comunale di intervenire.

«Un nostro concittadino, che ringraziamo per il senso di responsabilità, ci ha segnalato un atto vandalico e alleghiamo la foto che ci è stata mandata», ha scritto il Comune sui social pubblicando una istantanea del filo di nylon con anima in metallo posizionato trasversalmente lungo un percorso frequentato da ciclisti e pedoni, sull’argine del Brenta.

Trappola pericolosa

«In questa posizione il filo può rivelarsi estremamente pericoloso per chi vi si imbatte. Fintantoché non saranno individuati i presunti responsabili invitiamo tutti a prestare la massima attenzione», l’appello del municipio.

I precedenti

I precedenti non mancano: a febbraio dello scorso anno un 45enne era andato a farsi una scampagnata in bicicletta lungo il Brenta ed era finito con il volto contro un fil di ferro teso in meno alla strada. Si trattava di un residuo di cantiere, senza alcun tipo di segnalazione.

L’episodio si verificò fra Santa Croce Bigolina e Cartigliano, verso Bassano del Grappa. Lo sportivo stava rientrando verso Fontaniva ed aveva imboccato un sentiero in mezzo al verde: rimase violentemente colpito al naso, subendo alcune escoriazioni. Sempre Fontaniva nei mesi scorsi ha dovuto fare i conti con i vandali che seminarono chiodi lungo la strada con il chiaro obiettivo di far scoppiare le gomme e provocare incidenti.

Una vicenda inquietante che si consumò lungo il cavalcavia in zona Fratta, lungo la strada provinciale 24 che attraversa la Postumia. Il primo cittadino Edoardo Pitton scese in campo direttamente per fare chiarezza sul giallo.

Fortunatamente nessuno si fece male, ma è rimasta la paura che il pazzo dei chiodi possa tornare a colpire.

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