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Padova, la banda degli assalti in villa: pedinato un professionista, era lui la prossima vittima

Trovata una mappa con vie d’accesso e sistemi d’allarme dell’abitazione di Teolo. Attribuite ai sospettati la rapina a Caudullo e un’altra con violenza sessuale

alice ferretti
1 minuto di lettura

Avevano creato una vera e propria mappa della villa, con tanto di vie d’accesso, possibili luoghi di appostamento, sistemi d’allarme. Dopo giorni di sopralluoghi durante vari orari della giornata, pedinamenti del proprietario di casa e dei suoi familiari, erano quasi pronti a colpire. Solo il provvedimento di cattura e perquisizione del gip ha bloccato quello che avrebbe potuto rivelarsi un ennesimo grave episodio di rapina.

Vladic Paicu, insieme a un suo connazionale, arrivato appositamente dalla Moldavia e da lui ospitato, avrebbero dovuto colpire una villa di Teolo di proprietà di un noto professionista. In mano avevano già tutti gli elementi per entrare in azione. Avevano acquisito orario e abitudini della vittima grazie a pedinamenti, addirittura fino al luogo di lavoro. Avevano calcolato gli orari in cui la villa era sorvegliata dalla vigilanza. Non avevano messo in conto però di esser eseguiti a loro volta, dalla Squadra Mobile.

È così saltato l’ennesimo colpo a cui avrebbe partecipato Paicu. Sì perché la sua carriera di rapinatore pare fosse già molto attiva. Le potenziali vittime (di cui lui e il suo entourage riuscivano ad ottenere informazioni da terzi soggetti) erano nella maggior parte dei casi inermi e indifese. Persone facoltose, o comunque benestanti, nelle cui abitazioni mettere a segno violente rapine. Sempre utilizzando pistole o coltelli.

La rapina con violenza sessuale

A giugno del 2020, in pieno lockdown, il 33enne moldavo - stando alle accuse - si è introdotto furtivamente nel garage condominiale di una donna di 53 anni. Aveva il volto coperto, travisato da un passamontagna. Le si è parato davanti e sotto la minaccia di una pistola e di un coltello l’ha costretta a consentirgli l’accesso nel suo appartamento. Una volta dentro casa non solo le ha sottratto una decina di borse griffate, posate d’argento, orologi preziosi, anelli e bracciali, ma l’ha anche costretta a subire atti sessuali.

La pistola puntata in via Palestro

Sempre lui, Vladic Paicu, secondo le indagini degli uomini della Squadra Mobile, sarebbe l’autore di altre due gravi rapine, commesse a distanza di un solo giorno. La vittima è il conte Antonio Caudullo, 75 anni, ex titolare della ditta di cosmetica Solgar Spa. Nel luglio 2020 il 33enne moldavo si sarebbe introdotto per ben due volte all’interno dell’appartamento di Caudullo, in via Palestro. La prima insieme ad un altro uomo, la seconda da solo. L’avrebbe imbavagliato, strattonato, minacciato di morte con una pistola e un coltello. Alla fine sarebbe riuscito a impossessarsi sia di denaro contante, circa 2 mila euro, che di un prezioso orologio da polso.

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