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Montegrotto, Terme senza un’area camper: «Così perdiamo 2.500 turisti»

La chiusura dello Sporting Center ha fatto venire meno questo tipo di servizio. L’appello del sindaco al titolare o ai possibili investitori: «Fate ripartire l’attività»

Federico Franchin
2 minuti di lettura
Lo Sporting Center visto dall’alto con la grande area per i camperisti 

C’era una volta lo Sporting Center, struttura adibita principalmente per l’ospitalità dei camperisti. Una struttura ampia che, curiosità su curiosità, una volta è stata utilizzata per il set di alcune scene di un film di spionaggio girato a Padova, “Troppo caldo per giugno” con Dirk Bogarde e Silva Koscina nel lontano 1965 perso nella memoria pure dei cinefili ma conservato su Youtube. C’era una volta appunto.

Ormai dal post pandemia lo Sporting ha chiuso i battenti e il segmento di mercato turistico dei camperisti si è ritrovato senza un punto di riferimento alle terme di Abano e Montegrotto. Erano circa 2.500 le presenze medie turistiche generate dai possessori di camper allo Sporting Center di Strada Romana.

Tanti i fruitori che ora si sono ritrovati di fatto senza una meta. O meglio, senza un’area attrezzata con delle piazzole di sosta in cui poter usufruire delle cure termali. Al momento, nel territorio termale, l’unica struttura dotata di una piccola piazzola per la sosta dei camper è all’interno dell’Hotel Mamma Margherita di Teolo, dove i salesiani hanno ritagliato 29 posti per la sosta dei camper.

Il sindaco di Montegrotto, Riccardo Mortandello, rivolge allora un appello a tutti i potenziali investitori nell’area termale chiedendo di puntare sul target del campeggio: «Alla nostra destinazione turistica, in particolar modo a Montegrotto, sono arrivate nell’ultimo anno centinaia di richiesta da parte di turisti, camperisti o campeggiatori, che cercano aree sosta attrezzate», sottolinea senza mezzi termini il primo cittadino sampietrino.

«Sono richieste che giungono agli uffici del turismo e anche in Comune in particolare da parte di cittadini del Nord Europa. Sono tutte le richieste che rimangono inevase perché purtroppo non c’è nel territorio nessuno che offra questo genere di accoglienza».

Una mancanza da colmare, conveniente perché di tratta di una quota di mercato che nessuno soddisfa. Storicamente, come detto, la zona termale era dotata di un frequentato e apprezzato campeggio termale, lo Sporting Center, chiuso prima del lockdown, bisognoso di lavori di ristrutturazione e mai più riaperto.

«Come sindaco» prosegue Mortandello «faccio un appello ai potenziali investitori di puntare sui campeggiatori e dei camperesti perché hanno desiderio di frequentare la nostra zona, usufruire dei nostri servizi. Con il periodo difficile che stiamo attraversando non possiamo permetterci di perdere un target turistico con profili di spesa alti che potrebbe essere importante per l’economia del territorio».

Marco Gottardo, direttore di Federalberghi Terme Abano Montegrotto, appoggia l’idea di Mortandello. «Il turismo all’aria aperta è una necessità che si sta facendo sempre più largo nel post Covid», osserva. «È necessario anche nella nostra destinazione dotarsi di aree attrezzate per soddisfare le esigenze dei camperisti. So che alcuni albergatori stanno ragionando sulla realizzazione di alcune piazzole di sosta. In ogni caso le piazzole devono essere inserite in un contesto urbanistico il più possibile adeguato».

«Questo appello» conclude invece il sindaco di Montegrotto « è rivolto sia al proprietario dello Sporting perché trovi una soluzione per far ripartire un’attività che è sempre stata apprezzata, sia agli altri investitori che possono essere interessati ad aprire campeggi di qualità in altre aree». ––

 

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