In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Elezioni politiche 2022, pubblicate le schede: ecco quelle dei collegi della provincia di Padova

Quelle della Camera sono di colore rosa, per il Senato colore giallo. Ogni scheda contiene sia il candidato dell’uninominale sia la lista bloccata per il plurinominale

Claudio Malfitano
Aggiornato 1 minuto di lettura

Ecco le schede su cui voteranno i padovani il prossimo 25 settembre. Si tratta di quattro diversi “fac-simile”: una – quella gialla – è per il Senato e sarà utilizzata per tutta la provincia euganea, le altre – colorate di rosa – copriranno i tre collegi uninominali previsti per la Camera. Le schede sono pubblicate anche sul nostro sito www.mattinopadova.it, con la possibilità di ingrandirle per leggere meglio nomi e simboli.

I COLLEGI PER LA CAMERA

Il collegio U01 è quello di Rovigo che però oltre il Polesine comprende anche tutta la Bassa Padovana, apartire da Pernumia e San Pietro Viminario, Tribano, Bagnoli e Agna, andando verso sud e includendo tutta la parte dell’Estense e del Montagnanese.

Invece Due Carrare, Cartura, Terrassa, Candiana e tutto il Piovese finiscono nel collegio U03, cioè quello di Padova città. In questo collegio ci sono anche Abano, Montegrotto e Battaglia.

Infine il collegio U02 che prende il nome da Selvazzano perché è il Comune più popoloso. Comprende tutto il resto dell’area dei Colli (da Galzignano a Teolo verso nord), più tutta la parte nord-ovest di cintura urbana (compresa però anche Noventa) e tutta l’Alta. Una divisione necessaria per mantenere una uniformità di abitanti tra i tre collegi: nell’U01 votano 385.988 tra padovani e rodigini, nell’U02 376.178 padovani e nell’U03 401.544.

Per il Senato, una scheda uguale in tutti i Comuni della provincia di Padova: eccola

IL SISTEMA MISTO

La scheda elettorale è frutto del sistema di voto misto determinato dalla legge elettorale Rosatellum: un mix di maggioritario e proporzionale per eleggere in tutto il Paese i 400 futuri deputati e 200 senatori. La scheda infatti prevede due parti con un candidato per il collegio uninominale al di sopra dei simboli delle diverse coalizioni. Il collegio è assegnato con il sistema maggioritario, in cui vince il candidato che ottiene più voti. Accanto ai simboli dei diversi partiti invece ci sono i listini plurinominali (con 4 nomi) della parte proporzionale. Tutti i nomi sono già stati decisi dalle segreterie di partito al momento del deposito delle liste quindi l’elettore non potrà indicare nessuna preferenza. Non è neppure prevista la possibilità del voto disgiunto, come invece accade per le elezioni amministrative. —

2

Articoli rimanenti

Accesso illimitato a tutti i contenuti del sito

1€ al mese per 3 mesi

Attiva Ora

Sblocca l’accesso illimitato a tutti i contenuti del sito

I commenti dei lettori