In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Valsugana, code chilometriche per due cantieri nell’Alta Padovana

Il primo a San Giorgio in Bosco, l’altro a Facca. Contestata la gestione dei lavori nell’ora di punta e senza comunicazione

Silvia Bergamin
2 minuti di lettura
Una delle code causate dai due cantieri 

CITTADELLA. Code chilometriche, automobilisti inferociti e disagi per l’intera giornata: la Valsugana ieri è diventata un’odissea per migliaia di persone, percorsa in alcuni tratti letteralmente a passo d’uomo. In tanti al mattino erano diretti al lavoro e sono stati costretti ad avvisare per ritardi di oltre mezz’ora, per alcuni anche tre quarti d’ora.

Il motivo? Lungo la provinciale 47 sono stati avviati interventi di asfaltatura. Due i cantieri principali: il primo è stato posizionato in centro a San Giorgio in Bosco ed è proseguito nel pomeriggio fino a Facca; l’altro – messo in opera già da lunedì – riguarda la rotonda di Curtarolo, all’altezza del supermercato Famila, una realtà in cui le voragini sull’asfalto hanno sollevato nei mesi scorsi polemiche e critiche. Opere indubbiamente necessarie, ma la gestione del traffico è apparsa quantomeno problematica.

«Mi sono immesso sulla provinciale poco dopo le 8», spiega un impiegato di San Giorgio in Bosco. «Dovevo recarmi al lavoro a Padova. Non ho ovviamente fatto partire il navigatore, altrimenti Google Maps avrebbe colorato il tragitto di rosso ed avrei capito che era opportuno deviare verso la Contarina».

I rallentamenti sono stati pesanti: «Le code partivano dalla rotonda di Facca, a Cittadella, e arrivavano fino a San Giorgio in Bosco. Sono ore di punta». Dopo aver superato il semaforo sangiorgense e quello di Campo San Martino, le persone in strada pensavano di poter tirare un respiro di sollievo. Ma non avevano fatto i conti con l’altro cantiere. «Sul ponte di Pieve di Curtarolo» continua il lavoratore «ci si è fermati di nuovo. Dovevo arrivare in azienda alle 8.45, sono entrato in ufficio dopo le 9.30».

Nel mirino delle critiche c’è anche la modalità di gestione del traffico veicolare: a causa dei mezzi impegnati nella fresatura e poi nella posa del bitume dell’asfalto è stato necessario istituire i sensi unici alternati. «Ma io penso» sottolinea un altro automobilista «ci sia stato anche un problema di gestione del traffico. Se il flusso è maggiore da Cittadella, e quindi da nord arrivano più mezzi rispetto a quelli provenienti da sud, non è possibile dare lo stesso tempo di stop per entrambe le direzioni di marcia».

I ritardi sono stati così imponenti che più di qualcuno è sbottato, ha perso la pazienza ed ha effettuato la classica inversione a U andando a trovare vie alternative, verso est e cioè imboccando la statale del Santo, o verso ovest, scegliendo la provinciale 94 che attraversa il territorio di Piazzola sul Brenta.

«A volte per ridurre questo tipo di disagi» osserva un altro malcapitato incastrato nelle code chilometriche «basterebbe effettuare una comunicazione adeguata, far sapere che ci saranno i cantieri, e le persone poi si regolano di conseguenza. Martedì notte c’è stata la pioggia, ma immagino che anche i cantieri notturni potrebbero aiutare». —

© RIPRODUZIONE RISERVATA

2

Articoli rimanenti

Accesso illimitato a tutti i contenuti del sito

1€ al mese per 3 mesi

Attiva Ora

Sblocca l’accesso illimitato a tutti i contenuti del sito

I commenti dei lettori