Un padovano fra gli ideatori dello Stato Antartico: 12 arresti per truffa. Tra le vittime medici e pazienti no-vax
Più di 700 persone hanno pagato dai 200 ai mille per “espatriare” nel fantomatico Stato e avere tasse ridotte e nessun obbligo vaccinale. Trenta indagati
Cristiano Cadoni
PADOVA. Trenta persone indagate, dodici arrestate e tutte ai domiciliari – e fra loro un padovano, tra gli ideatori del progetto criminale - una sottoposta all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. E' il bilancio dell'operazione “Isola che non c'è” condotta dalla Digos di Catanzaro e che ha acceso le luci sulla truffa dello Stato Teocratico Antartico di San Giorgio. Oltre 700 le persone cadute nella rete e disposte a pagare dai 200 a mille euro per avere la residenza nel fantomatico Stato, ottenendone il passaporto, vantaggi fiscali o anche titoli nobiliari. Tra loro soprattutto medici no vax sospesi dall'attività e tanti loro pazienti.
L'ideatore di questa truffa sarebbe lo stuntman Giuliano Sartoron, 50 anni di Borgoricco, già condannato per violenza privata, violazione di domicilio, truffa e possesso di segni distintivi contraffatti, reati commessi tra il 2010 e il 2011 quando, insieme all'ex appuntato dei carabinieri Mirco Maculan (poi assolto in Appello), si era finto 007 e segnalava alle vittime situazioni di pericolo inesistenti per spillare decine di migliaia di euro.
L'operazione “L'isola che non c'è” parte però da un'altra vicenda, quella del ginecologo di Teramo Roberto Petrella, arrestato dalla polizia di Catanzaro nel 2021 per aver tentato di creare un albo di medici di Sangiorgio, reclutando colleghi radiati o sospesi dall'albo e poi ancora a gennaio di quest'anno con l'accusa di omicidio colposo, per aver curato un paziente affetto da diverse patologie con vitamine e “intrugli a base di funghi”. Il paziente poi è morto per arresto cardiocircolatorio. E il medico, già radiato per le sue posizioni no-vax – non solo contro il vaccino anti-Covid ma anche contro quello per il papilloma virus – è finito ai domiciliari.
Dopo il primo arresto, nell’aprile del 2021, la Digos di Catanzaro aveva iniziato a indagare sul giro di medici no-vax e sui loro pazienti, scoprendo che molti di loro tentavano di sfuggire a restrizioni e sospensioni prendendo la residenza nello Stato Teocratico Antartico di San Giorgio, accreditato dall'organizzazione che lo aveva ideato anche grazie a loghi, carta intestata e con la creazione di istituzioni varie, dal Capo di Stato al governo con relativi ministri, alla Corte di giustizia, al Tribunale supremo, alle delegazioni territoriali e perfino a una Gazzetta ufficiale, siti internet e documenti. Lo Stato Teocratico – che basava la propria esistenza sul “Trattato Antartico del 1959” - aveva perfino una sua pagina Facebook con stemmi e regolamenti.
Individuata la sede diplomatica dell'organizzazione in un immobile a Catanzaro, la polizia ha esteso le ricerche a tutta la rete, che aveva le altre sedi principali a Teramo e Alcamo e collaboratori in altre province. Nel Veneto, si è poi scoperto, c'erano uno degli ideatori del sistema, Giuliano Sartoron, e un suo collaboratore, il vicentino Manuel Casara, inizialmente adepto dello Stato e poi procacciatore di “clienti”.
Tra gli arrestati, tutti finiti ai domiciliari con le accuse di associazione a delinquere, truffa, fabbricazione e possesso di documenti falsi validi per l'espatrio e riciclaggio, ci sono – oltre a Sartoron - anche l'ex generale della Guardia di Finanza Mario Farnesi, 72 anni, e l'ex maresciallo dei carabinieri Emanuele Frasca, di 56 anni. Gli altri arrestati sono Damiano Bonventre (71 anni), Liliya Kushuba (66), Paolo Dalle Luche (51), Federico Lombardi (65), Enrico Gambini (56), Lorella Cofone (59), Nicola Pistoia (64), Fabrizio Barberio (50, che dovrà anche portare il braccialetto elettronico). Per Carmina Talarico è stato disposto l'obbligo di firma. Altre trenta persone – ha stabilito il Gip del tribunale di Catanzaro - sono indagate senza alcun provvedimento.
I truffati, secondo la ricostruzione, sarebbero oltre 700: a loro, oltre a residenza e passaporto, venivano promessi vantaggi fiscali, con un'aliquota al 5% da versare al nuovo Stato di residenza, la possibilità di preservare i propri beni, nel frattempo divenuti “sangiorgesi”, da possibili azioni esecutive dello Stato italiano; la certezza di poter continuare a esercitare la propria professione e ovviamente l'esenzione dagli obblighi vaccinali. In un paio di casi è emersa anche la vendita di terreni in Antartide con annesso titolo nobiliare e altri soldi stavano arrivando dai cittadini “antartici” che avevano aderito alla proposta di acquistare l'isola di Kouneli in Grecia per dare una concreta territorialità allo Stato Antartico. L'organizzazione avrebbe incassato da queste persone più di 400 mila euro, tutti versati in un conto estero situato in territorio maltese, dove avrebbe sede una rappresentanza dello Stato Antartico, e destinati al riciclaggio.
L'inchiesta, che ora è alla fase delle indagini preliminari, va avanti.
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