West Nile, tre nuovi focolai nel Padovano. Scattano le disinfestazioni
Interventi d’urgenza a Limena, Rubano e Villafranca Padovana. I trattamenti in un raggio di 200 metri dalle abitazioni delle persone infettate
Cristina Salvato
LIMENA. Dopo la Dengue, adesso è la volta della West Nile: il Comune di Limena è alle prese con alcuni casi di febbre del Nilo e l’Usl 6 Euganea è dovuta intervenire la scorsa notte con una disinfestazione adulticida d’emergenza.
Lo stesso è accaduto nelle medesime ore anche a Rubano e a Villafranca Padovana: nei tre Comuni si sono verificati due casi di malattia causata dal virus trasmesso dalle comuni zanzare notturne (le Culex pipiens) in tempi e luoghi ravvicinati e come da protocollo regionale l’Azienda Usl 6 ha provveduto ad eseguire il trattamento nelle vie che ricadono in un raggio di 200 metri dalle abitazioni in cui vivono le persone ammalate.
Le zanzare comuni, infatti, non si spostano molto e hanno un raggio di volo appunto di circa 200 metri.Come in tutti casi simili, il protocollo prevede la comunicazione puntuale dei residenti delle abitazioni che ricadono nell’area di intervento e la raccomandazione a tenere le finestre chiuse nel corso della notte, coprire fiori e ortaggi con teli di plastica e tenere animali, piante e suppellettili al riparo dalla ricaduta del potente insetticida utilizzato per debellare le zanzare.
«Per i due casi di malati di West Nile verificatisi nei giorni scorsi – ha scritto il sindaco di Limena Stefano Tonazzo, dando comunicazione del trattamento – la disinfestazione cautelativa è stata eseguita nella notte tra giovedì e venerdì nelle vie Basso, Gaiola, Bortoletto, Cabrelle, Tonello, papa Giovanni XXIII, Europa Montello e nei vicoli Pio La Torre e Tobagi». Due contagiati anche a Villafranca Padovana con disinfestazione in via Villaranza e via Ronchi che scatterà questa notte.
Anche a Rubano sono stati accertati due casi di febbre del Nilo, localizzati in via Galvani e in via Sicilia.
«Ricordiamo che non competono alle amministrazioni comunali i trattamenti adulticidi – ha comunicato il sindaco Sabrina Doni – Le disinfestazioni straordinarie con prodotti adulticidi, infatti, vengono programmate in accordo con il Dipartimento di Prevenzione dell’Usl 6 Euganea, che a sua volta ottiene indicazioni dalla Regione Veneto, e vengono predisposte seguendo precisi protocolli regionali sulla base delle effettive necessità, ovvero laddove si sono registrati dei casi».
«I prodotti e i trattamenti adulticidi sono molto dannosi per l’uomo, gli animali domestici e l’ambiente: non è quindi consigliato procedere in maniera massiccia con queste modalità, poiché si rischia di creare danni maggiori con nessuna reale efficacia. Ad oggi il trattamento più efficace resta la prevenzione attraverso il trattamento delle larve con le apposite pastiglie da inserire nelle caditoie pubbliche e private. Ne stiamo distribuendo gratuitamente alcune confezioni: basta recarsi al PuntoSi in municipio».
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