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Supplenze, a Padova le graduatorie sono sbagliate. Inizio anno scolastico a rischio caos

Contestate 500 posizioni su 24 mila in lista. Biolo, Cisl: «Impossibile riuscire a sistemare tutto in un mese»

felice paduano
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L’assegnazione delle cattedre in epoca pre Covid, quando ancora si faceva in presenza 

PADOVA. È ancora rischio caos a scuola: su 24 mila aspiranti docenti alle supplenze annuali per l’anno scolastico 2022-2023, inseriti nelle graduatorie provinciali pubblicate dieci giorni fa, sono circa 500 quelli che hanno segnalato errori nell’attribuzione dei punteggi.

I docenti si sono rivolti ai sindacati Cgil, Cisl, Uil, Snals, Gilda, Anief e Cobas per inoltrare reclamo immediato. Un ricorso in massa, che, quasi certamente, ritarderà le nomine dei 2 mila docenti previsti e quindi, difficilmente, il prossimo anno scolastico potrà partire regolarmente il 12 settembre, così come stabilito dalla Regione Veneto.

Tant’è che quasi tutti i sindacati del settore chiedono l’immediato ritorno in presenza delle operazioni di convocazione degli aspiranti docenti. Convocazioni che prima del 2019 si tenevano nell’ampia aula dell’ex Magarotto, a fianco dell’ingresso del Provveditorato agli Studi, in Via Cave 180.

«Passano gli anni, ma il copione resta sempre lo stesso», lamenta in una nota Gilda padovana, guidata da Renata Mosca e Giorgio Quaggiotto , «Sono troppi i punteggi che devono essere rivisti. Le graduatorie sono zeppe di errori. Di tutti i tipi. Non a caso noi dei sindacati abbiamo predisposto on line un modulo con il quale i docenti coinvolti hanno presentato subito reclamo e di conseguenza istanza di accesso agli atti in base all’ex articolo 22 della legge 241 del 1990».

«D’altronde da anni l’Ufficio Scolastico Provinciale ha una grave carenza d’organico e, quindi, in genere i contenziosi non hanno una risposta amministrativa veloce. Quindi la nostra richiesta è una sola: torniamo subito alla convocazione in presenza e mettiamo da parte le assegnazioni delle supplenze annuali attraverso l’attuale piattaforma telematica».

Il fenomeno dei tanti errori contenuti nelle Gps viene analizzato anche da Sandra Biolo, segretaria regionale della Cisl Scuola: «Confermo che gli errori sulla posizione degli aspiranti docenti dovrebbero essere, nelle scuole padovane, circa 500 su 24 mila», dice Biolo, «Purtroppo manca solo un mese all’inizio del nuovo anno scolastico e, quindi, non è possibile materialmente che i funzionari degli uffici scolastici riescano a correggere gli eventuali errori a vario titolo commessi».

«Ricordo che siamo davanti a graduatorie provinciali definitive e non temporanee. Nel novanta per cento dei casi, quindi, le Gps resteranno così come sono oggi. Spetterà poi alle singole scuole accertare se i dati forniti dagli aspiranti docenti, a nomina avvenuta, siano veritieri oppure no».

«Per quanto riguarda, poi, la richiesta di tornare alle convocazioni in presenza, io non la penso come altri sindacalisti. Anche le convocazioni in via Cave si portavano dietro problematiche specifiche. La nuova modalità on line, nata nella fase acuta del Covid, è senz’altro più veloce, ma, evidentemente, ha bisogno di essere gestita meglio rispetto agli anni passati». 

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