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Mamma e figlia annegate nell’auto finita nel Gorzone: erano entrambe parrucchiere a Stanghella

Interrogativi tra i tanti conoscenti per la dinamica dell’incidente. Esclusa l’imperizia, dato che Pamela conosceva molto bene la strada. Era titolare del salone Pam’s Style

giada zandonà
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STANGHELLA. Erano conosciute da tutti come le “parrucchiere del paese”, una madre e una figlia unite oltre che da un naturale rapporto di affetto anche da un sodalizio di lavoro. Il loro salone si trova a pochi passi dalla piazza di Stanghella, al civico 36 di via Roma, il luogo in cui Pamela, 48 anni, aveva trascorso tutta la sua infanzia ad osservare mamma Anita intenta a fare messe in piega, colorazioni, tagli e a chiacchierare con le clienti.

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Un impiego, quello di parrucchiera, di cui si era innamorata tanto che, dopo aver terminato da adolescente gli studi all’accademia parigina di Rovigo, aveva cominciato ad aiutare la madre Anita nel negozio che si trova al piano terra della loro abitazione. Una classica “casa bottega” in cui le due donne seguivano le clienti, ognuna però con un proprio modo di fare, che soddisfaceva le esigenze di tante fasce di età.

Anita, arrivato il momento della pensione, ha ceduto l’attività alla figlia, ma ha comunque continuato ad aiutarla, sia per sentirsi ancora attiva, sia per mantenere l’amicizia con le clienti che ha seguito per più di trent’anni. Sulla porta del negozio, il Pam’s Style, mercoledì 10 agosto c’era un cartello appeso con la scritta “Mercoledì 10 e giovedì 11 agosto negozio chiuso”. Le due donne avevano preso qualche giorno di vacanza, dato che anche il marito di Pamela era in ferie, e forse nella mattinata di ieri avevano programmato qualche commissione da fare assieme. Anita infatti non aveva la patente e chiedeva spesso alla figlia di accompagnarla nei luoghi che non poteva raggiungere da sola.

La 75enne era molto attiva, si prendeva cura delle nipotine e passava spesso nelle vie del paese o nel parco comunale per una passeggiata con loro. Nel tempo libero invece si dedicava ai puzzle di parole enigmistici, una passione che aveva condiviso da sempre con il marito Leonardo, mancato cinque anni fa.

Pamela aveva conosciuto il compagno Francesco più di vent’anni fa e dopo la nascita delle loro bambine, Eva e Martina di 6 e 9 anni, il loro rapporto si era fatto ancora più forte. Una persona semplice, sorridente, ironica e altruista che aveva messo al centro della sua vita la famiglia e che, oltre a stare con la madre quasi tutti i giorni, aveva un appuntamento telefonico fisso ogni domenica pomeriggio con il fratello Luca, che vive a Milano e al quale era molto legata.

La cerimonia funebre per le due donne sarà celebrata sabato alle 16 nella chiesa di Stanghella, la funzione proseguirà poi nel cimitero comunale di Solesino. —

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