Fa 15 chilometri per tornare a casa, il gatto Giansilvano va da Pernumia ai Colli
Il gatto era stato soccorso sul Monte delle Croci a Battaglia Terme. Rimesso in sesto, è ritornato autonomamente negli Euganei
G.z.
PERNUMIA. Ha percorso 15 chilometri, attraversando due canali, l’autostrada, la ferrovia e una statale. Una passeggiata davvero insolita e avventurosa quella che ha intrapreso il gatto Giansilvano nella campagna della Bassa padovana per tornare nei Colli Euganei.
Ha camminato da Maseralino a Pernumia fino a Galzignano Terme, oltrepassando numerosi e pericolosi ostacoli per tornare nel luogo in cui era stato trovato. Un micio dallo sguardo inconfondibile, con l’occhio sinistro un poco allungato, un manto bianco e grigio ed un carattere davvero coraggioso.
La sua storia comincia qualche mese fa, quando l’attivista Christianne Bergamin durante un evento nel Monte delle Croci di Battaglia Terme, per le celebrazioni dei 50 anni della legge che ha salvato i Colli Euganei dalle cave, vede sbucare dal bosco il gatto.
«Mi ha seguito lungo tutto il sentiero, era molto magro e affamato, qualche escoriazione sul musetto e infestato dalle zecche: aveva bisogno di cure immediate. Non ho esitato a portarlo a casa con me».
Dopo averlo rifocillato e disinfestato dai parassiti Christianne ha postato la foto del gatto in molti gruppi social chiedendo se per caso fosse di qualcuno: «Nessuno lo ha reclamato e così ho deciso di tenerlo. Si era ambientato bene con gli altri animali e si era molto affezionato a me. A fine giugno però sono andata in vacanza e l’ho affidato alle cure di una persona che ogni giorno gli portava da mangiare, ma dopo due giorni mi hanno informato che era sparito».
La donna al suo ritorno cerca Giansilvano, così ribattezzato, senza però ritrovarlo: «Ero molto dispiaciuta e così ho cominciato ad affiggere volantini, a cercare sue notizie sui social, ma niente».
Dopo un mese dalla scomparsa, Christianne vede un post nei social di Oipa Padova con la foto del gatto in cui viene spiegato che era stato trovato a Galzignano Terme: «Avevo le lacrime agli occhi: felicissima di sapere che stesse bene e sbalordita che avesse percorso indenne tutta quella strada. Forse si era sentito abbandonato per la mia assenza ed ha deciso di ritornare nel luogo in cui lo avevo trovato. Ho provato insistentemente a cercare la persona che lo ha adottato, senza però riuscirci. Non voglio a tutti i costi riprendere con me Giansilvano, vorrei almeno sapere come sta e rivederlo».
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