Tre ospedali, 140 milioni di euro. Restyling per le strutture dell’Usl 6 padovana
I presidi di Cittadella, Camposampiero e Piove di Sacco saranno rimessi a nuovo: il via ai cantieri tra il 2023 e il 2024
Elena Livieri
Il rendering della nuova piastra degenze che sarà realizzata per l'ospedale di Cittadella con i fondi del Pnrr
PADOVA. L’Usl 6 Euganea ha avviato l’iter per la progettazione della completa ristrutturazione di tre dei suoi ospedali: i presìdi sanitari di Cittadella, Camposampiero e Piove di Sacco saranno interessati nei prossimi anni da massicci interventi di rinnovamento che prevedono restauri di aree esistenti, demolizioni di vecchi edifici e costruzione di nuove strutture.
Un pacchetto che vale circa 140 milioni di euro, di cui circa 49 - quelli destinati ai lavori su Cittadella - sono garantiti dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). La parte rimanente, invece, rientra nei fondi del cosiddetto articolo 20, ovvero il riparto nazionale per l’edilizia sanitaria che viene poi erogato dalla Regione sulla base del suo programma di investimenti.

Tommaso Caputo
I primi cantieri partiranno proprio da Cittadella, già l’anno prossimo, mentre per Camposampiero e Piove di Sacco l’avvio dei lavori è previsto per il 2024. nuove degenze a cittadella Il primo ospedale che vedrà l’apertura del cantiere è quello di Cittadella: in questo caso il tempo è un fattore determinante, dal momento che l’intervento è finanziato con i fondi del Pnrr e deve pertanto essere concluso entro il 2026.
La corsa contro il tempo è già iniziata: Usl da una parte e Comune dall’altra procedono a passi spediti. Il Consiglio comunale ha dato il via libera al restyling dell’ospedale lo scorso marzo. Il progetto prevede il totale rifacimento della piastra degenze con un investimento di 48 milioni di euro.

Il rendering relativo a Camposampiero
«L’intervento su Cittadella è particolarmente complesso perché il cantiere dovrà fare i conti con una struttura in piena attività» fa notare l’ingegnere Tommaso Caputo, direttore dell’Unità Servizi tecnici e patrimoniali dell’Usl 6 Euganea, «sarà necessario procedere per step, spostando di volta in volta i degenti dalla parte vecchia a quella nuova.
Il nuovo padiglione per le degenze e l’attività ambulatoriale avrà una superficie complessiva di 26 mila metri quadrati». Sarà realizzata una piastra su quattro piani più un semi-interrato e un vano tecnico in copertura, per un totale di 250 posti letto. «La nuova struttura sostituirà i padiglioni esistenti che a fine lavori saranno demoliti. Contiamo di partire con i lavori la prossima estate per terminarli entro il 2026».
GLI INVESTIMENTI REGIONALI
Con la delibera 85/2020 la Regione Veneto ha aggiornato il programma di investimenti in conto capitale per opere di edilizia sanitaria di interesse regionale, ricomprendendovi l’adeguamento dell’ospedale di Piove di Sacco e quello di Camposampiero. Nell’occasione è stato chiesto all’Usl di provvedere alla progettazione di fattibilità tecnico-economica degli interventi, propedeutica alla progettazione definitiva ed esecutiva che interverrà una volta perfezionata la ripartizione dei fondi ex art. 20 della legge 67/88 sul programma straordinario di investimenti pubblici in sanità.

Il rendering relativo a Piove di Sacco
CAMPOSAMPIERO E PIOVE DI SACCO
«Per entrambi gli ospedali si è partiti dalla mappatura delle strutture esistenti» sottolinea l’ingegnere Caputo, «per capire cosa c’è, in quali condizioni, cosa va mantenuto, ristrutturato o demolito e ricostruito, tenendo conto del parametro standard di 150 metri quadrati per posto letto. Una volta messe in fila tutte le criticità, abbiamo affidato i due progetti di fattibilità. Per Piove la stima dei costi è di 41, 8 milioni di euro, per Camposampiero di 49,5. Per entrambi, in questa fase, è stato approvato il primo stralcio da 20 milioni. Si tratta di progetti che puntano a ridisegnare gli ospedali con interventi di lungo respiro che si svilupperanno nell’arco di 5,6 anni».
Per l’ospedale di Piove di Sacco, il cui primo nucleo risale al 1860 con aggiunte e ristrutturazioni avvenute in varie fasi, i primi lavori saranno finalizzati a creare ex novo, sulla superficie ora occupata dalla farmacia, una nuova piastra per le attività diurne, in modo da separare i flussi degli utenti ambulatoriali da quelli delle degenze. In previsione un intervento di adeguamento del monoblocco e una ristrutturazione massiccia dell’edificio fronte strada - via San Pio X e Circonvallazione - che ospiterà funzioni territoriali, ovvero Distretto e Casa di comunità.
L’ospedale di Camposampiero, costruito nel 1858 e rimaneggiato a più riprese, vedrà l’adeguamento sismico e antincendio di due blocchi, la ristrutturazione di cinque moduli di degenza e un riordino dei volumi con una serie di demolizioni di edifici non più funzionali. In questa prima fase rientrano anche alcuni interventi di sistemazione urbanistica. «Confidiamo per l’autunno nel via libera da parte della Regione» conclude Caputo, «per affidare le due progettazioni definitive».
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