PADOVA. «Speravamo di averla scansata per il periodo estivo e invece, eccoci ancora qui a parlare di curva di contagio». Così il direttore generale dell’Azienda Ospedale Università di Padova Giuseppe Dal Ben commenta l’aumento della diffusione del virus in città proprio nel periodo in cui la curva sembrava destinata ad appiattirsi.
A Padova sono 6.767 i contagiati noti, il 51% in più rispetto a una settimana fa. Non solo: 1.107 i nuovi positivi registrati nell’arco delle ventiquattro ore, con un incremento del 73% rispetto ai casi del 15 giugno e un tasso di positività lievitato a 536,62 casi ogni 100 mila abitanti.
Per la prima volta, quindi, nella terza estate di Covid, il virus cambia “strategia” abbandonando la strada della stagionalità fin qui nota: «Ritengo sia ancora presto per parlare di sesta ondata» sostiene dal Ben «certo è che le previsioni che avevamo, complici le nuove sottovarianti, l’allentamento delle difese e la diminuzione dell’efficacia dei vaccini nel tempo, sono state sovvertite e ci invitano alla prudenza. Quello che sappiamo è che siamo di fronte a una malattia completamente diversa rispetto a un anno fa: se allora avevamo meno ricoveri ma erano casi di Covid vero, ora i ricoveri realmente riconducibili al virus sono il 19% dei positivi in ospedale, mentre gli altri sono “Covid per caso”».
L’unico paziente in Terapia Intensiva è un settantenne non vaccinato e precedentemente sano: «Sta meglio, ma ha sviluppato una brutta polmonite da Covid» assicura il manager di via Giustiniani. L’invito, in questo clima spensierato «è di continuare a usare la mascherina e prestare attenzione. Oltre che farsi comunque il tampone quando si hanno sintomi, non fate finta di niente».Articoli rimanenti
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