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In moto con gli amici, ha un malore e muore. Addio a Enrico Pierpaoli, volto noto di Piazzola

Pierpaoli, 58 anni, stava facendo un giro in moto sull’Altopiano di Asiago. Nella sua vita ha regalato sorrisi a tutti, prima al bar Cristallo poi al volante delle ambulanze

Paola Pilotto
2 minuti di lettura

PIAZZOLA SUL BRENTA. La moto e la montagna erano le sue passioni e il destino, nella sua crudeltà, non poteva scegliere di meglio per strapparlo alla vita.

Se n’è andato così, dopo un bel giro in moto tra le sue montagne, Enrico Pierpaoli, 58 anni, storica icona del Caffè Cristallo e autista di ambulanze all’Antoniana.

Un malore tanto improvviso quanto fatale lo ha stroncato venerdì sera a Conco, prima di entrare al ristorante La Rondinella per una cena con gli amici.

LA GITA

Era partito al pomeriggio in moto con altri quattro centauri per un giro al fresco e qualche ora in compagnia. Superati un po’ di tornanti, gli amici lo hanno visto rimanere più indietro e gli hanno chiesto se andava tutto bene, ma lui li ha assicurati ed ha proseguito.

Sono arrivati alla destinazione tranquillamente, ma, una volta sceso dalla moto, Enrico ha cominciato ad accusare il malore. Ha detto agli amici che gli cedevano le gambe. Quseti lo hanno quindi fatto sedere su un tronco, ma lui ha cominciato ad avere caldo e sudare.

Gli amici lo hanno quindi fatto sdraiare e nel frattempo è accorso il personale del ristorante che ha allertato il 118. Si sono tutti adoperati per alternarsi a fare il massaggio cardiaco, ma Pierpaoli non si è più ripreso.

Anche il personale sanitario ha provato l’impossibile per rianimarlo, ma non c’è stato nulla da fare. È stato trasferito all’Ospedale San Bassiano di Bassano del Grappa ma è giunto già morto.

«Un colpo durissimo» confessa la moglie Roberta, «la dottoressa che lo ha soccorso mi ha detto che si è trattato di un malore fulminante, perché nonostante la prontezza degli interventi anche da parte degli amici non si è mai ripreso. Li ringrazio tutti per essergli stati vicini e averlo assistito fino all’ultimo. Ringrazio anche il personale dell’ospedale che ha dimostrato grande umanità nei nostri confronti. Il dolore è enorme come lo è il bene che ci ha lasciato».

Enrico se n’è andato con un colpo di scena che ha lasciato tutti attoniti e addolorati, un tragico scherzo alla vita da chi ha passato la vita a regalare sorrisi, scherzi e battute a chiunque. Prima dietro al bancone del bar gestito con i genitori Claudio e Maria, poi alla guida delle ambulanze trasportando centinaia di pazienti.

IL RICORDO

Tutti lo ricordano per la sua straordinaria ironia, la leggerezza con cui si poneva e la grande disponibilità con cui si prestava ad aiutare agli altri. Goliardico, estroso, simpatico e divertente, ha sempre aiutato gli altri con il sorriso indistintamente.

Sono centinaia le attestazioni di affetto e solidarietà che stanno arrivando in questi giorni alla moglie, ai figli Lisa di 24 anni, Davide di 22 ed Anna di 19 e alla sorella Antonella.

«Quando ricevi una così tragica notizia» scrive fra tutti il consigliere regionale Luciano Sandonà «ti coglie un senso di smarrimento, di vuoto. Enrico, l’amico di tutti, il padre di famiglia, ci ha lasciati. Siamo tutti sconvolti»

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