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Elezioni comunali a Saonara, il nuovo consiglio comunale e tutte le preferenze

Michela Lazzaro ex vice di Stefan vince con il 41% delle preferenze, premiata a Villatora mentre il capoluogo le ha preferito Toninato. Maso tocca il 22,5 percento.

Patrizia Rossetti
2 minuti di lettura

SAONARA. Gli elettori saonaresi hanno scelto la continuità: Michela Lazzaro, capolista di Saonara Domani, ovvero la lista del sindaco uscente, è il nuovo sindaco: la prima donna nella storia del paese.

La vice di Walter Stefan ha totalizzato 1.822 voti, corrispondenti al 41,22% dei consensi. A premiarla soprattutto Villatora, mentre nel centro storico di Saonara Alessandro Toninato (lista Uniti per Saonara) ha riscosso più successo.

Cinquantuno anni, sposata con quattro figli, Michela Lazzaro esercita la professione di vivaista guidando l’azienda di famiglia e, dal 2019, occupa il secondo posto in giunta dopo quello del sindaco: durante la lunga e combattuta campagna elettorale ha puntato soprattutto sul percorso già compiuto dalla giunta Stefan negli ultimi dieci anni, promettendo la continuazione di una serie di opere pubbliche già apprezzate dai cittadini.

«Dedico la vittoria alla mia famiglia, che mi ha sostenuto in questo travagliato periodo di campagna elettorale» Michela Lazzaro non nasconde la sua emozione «Ma devo dire grazie anche alla mia squadra, unita e propositiva, che mi è stata accanto in ogni momento e che mi ha sempre dimostrato un grande apprezzamento. Ho iniziato a fare politica cinque anni fa, non pensavo che avrei raggiunto questo obiettivo, ma ora sono felicissima».

Mentre nell’atrio del Municipio esplode la festa dei sostenitori, l’ormai ex sindaco Walter Stefan resta sempre vicino a colei che lo sostituirà; più tardi sarà lui stesso, nel corso di una breve cerimonia soltanto simbolica, a passarle sulle spalle la fascia tricolore in un tripudio di applausi e di brindisi.

«Il sindaco Walter Stefan mi ha proposto di lanciarmi in questa impresa e sulle prime ero dubbiosa; poi ho accettato, e adesso lo ringrazio per avermi fatto questa proposta, che mi permetterà di mettermi al servizio della comunità di Saonara per i prossimi cinque anni. Quale sarà la prima cosa che farò, una volta entrata nell’ufficio del sindaco? Continuerò l’opera di questi dieci anni: avevamo già dei programmi pronti, e li porteremo a termine senza indugi. Ciò che abbiamo sospeso venerdì, in attesa dei risultati delle elezioni, lo ricominceremo domani, senza attendere oltre. Per questo i cittadini ci hanno confermato ancora una volta la loro fiducia e questo faremo, tenendo fede alle nostre parole».

Il nuovo consiglio comunale

Gli avversari. Toninato: sconfitto, non deluso

La vera sorpresa è lei, Elisabetta Maso: con una campagna elettorale condotta con garbo e quasi in punta di piedi, estraniandosi dalle roventi polemiche degli ultimi venti giorni, è riuscita a totalizzare un lusinghiero e inaspettato 22,5%.

La sua lista, Saonara Felice, ha proposto un programma incentrato, più che sulla realizzazione di nuove opere pubbliche, sulla difesa dell’ambiente, sulla promozione sociale dei cittadini e sulla ricerca della “felicità” nella vita sociale.

«Speravamo di vincere, è vero, ma se ci guardiamo indietro possiamo darci una pacca sulla spalla, non è andata malissimo, alla fine» sorride Elisabetta «Eravamo soli, senza appoggi politici di alcun tipo, con idee totalmente nuove. Abbiamo tenuto fede ai nostri propositi, non ho rimpianti di alcun tipo. Continueremo a fare il nostro dovere e a verificare le scelte dell’amministrazione in carica: però vogliamo fare un’opposizione costruttiva».

La delusione invece regna nella squadra di Alessandro Toninato, Uniti per Saonara, che dove fino allo spoglio dei voti si sperava in un’affermazione sulla compagine del sindaco uscente.

«Complimenti ai vincitori ma complimenti anche al mio gruppo per il lavoro che ha svolto», dice Toninato, che ha seguito l’andamento dei risultati dalla sede elettorale di via Borsellino. «Non contesto il risultato naturalmente: io ho portato idee nuove ma evidentemente la gente preferisce altre scelte. Comunque il popolo è sovrano, e questo bisogna accettarlo. Se potessi ritornare al primo giorno di campagna elettorale, rifarei le stesse scelte: abbiamo condotta una campagna corretta, mettendo in luce le nostre idee e le nostre proposte senza denigrare l’avversario. Da oggi in poi ci mettiamo al servizio dei cittadini e faremo un’opposizione tenace ma intelligente».

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