MONTAGNANA. I prezzi dei concimi e del gasolio per l’agricoltura aumentano e gli imprenditori agricoli sono costretti a rinunciare a coltivare il 10% dei campi a mais. Questo è quello che sta succedendo alle coltivazioni della Bassa padovana, dove nel 2021 erano 20 mila gli ettari dedicati al granoturco, per un fatturato di 31 milioni di euro: quest’anno il prezzo dell’urea è schizzato alle stelle, passando da 35 euro al quintale a 110 euro al quintale, con un rincaro del +214% e un raddoppio del prezzo del carburante.
Il Padovano ha perso il 10 per cento di terreni a mais. Concimi e gasolio troppo cari

Il costo dei fertilizzanti è schizzato anche a +214%. Gli ettari coltivati scendono da 20 a 18 mila. Salito anche il prezzo attuale del prodotto, ma i coltivatori sono scettici: «Ma a settembre nessuno ci assicura gli stessi livelli». L’ombra speculativa che danneggia l’agricoltura italiana