PADOVA. Hanno 27, 23 e 25 anni. Sono rispettivamente un kosovaro, un italiano di seconda generazione di origine nordafricana e un marocchino. L’accusa nei loro confronti è di violenza sessuale di gruppo ai danni di una ragazzina, appena sedicenne all’epoca dei fatti, nel settembre 2020. Ma le verità sono diverse. Anzi, opposte.
E la linea di confine tra vero e falso è grigia.