Padova, immatricolazioni di auto e moto dimezzate in aprile: oggi al via i bonus
Vendite in calo del 30% nei primi quattro mesi del 2022. Si parte con quasi 2 miliardi di fondi: contributi fino a 5 mila euro
Elvira Scigliano
PADOVA. Via libera da oggi agli incentivi per l’acquisto di auto e moto. Una boccata d’aria per un mercato che – tra Covid, rincari di materie prime e guerra – è in gravissima difficoltà. Nel Padovano ad aprile le immatricolazioni sono dimezzate rispetto allo stesso mese del 2021. E nei primi mesi dell’anno il calo è di quasi il 30%.
Arrivano dunque circa 2 miliardi di fondi messi a disposizione dal governo per tutto il Paese: 650 milioni di euro sono distribuiti fra vetture elettriche pure, ibride plung-in ed endotermiche a basse emissioni (diesel e benzina) nella fascia 61-135 g/km. Un bonus cruciale per il rilancio del mercato e per il rinnovo del parco circolante. Il provvedimento sarà finanziato con le risorse del “Fondo Automotive”, che ha una dotazione di 8,7 miliardi fino al 2030. Gli incentivi sono contemplati fino al 2024.
La mappa degli incentivi
Nella fascia di emissioni 0-20 g/km, con un prezzo fino a 35 mila euro, si può chiedere un contributo di 3 mila euro e altri 2 mila euro si possono aggiungere se contestualmente viene rottamata un’auto omologata in una classe inferiore a Euro 5. Per questa categoria sono previsti 220 milioni di euro nel 2022. Per le ibride plug-in, nella fascia 21-60 g/km, con un prezzo fino a 45 mila euro, si può chiedere un contributo di 2 mila euro, con altri 2 mila euro a disposizione se c’è una rottamazione (per un totale di 225 milioni nel 2022). Per le endotermiche a bassa emissione (diesel e benzina), nella fascia 61-135 g/km con un prezzo fino a 35 mila, si può chiedere un contributo di 2 mila euro con la rottamazione. Per questo settore sono previsti, nell’anno in corso, 170 milioni di euro.
Chi riceve gli incentivi
Gli incentivi sono riservati alle persone fisiche, ma una piccola percentuale dei fondi è riservata alle società di car sharing. Sono previsti contributi a piccole e medie imprese, ma solo per l’acquisto di veicoli commerciali nuovi elettrici, con la contestuale rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 4.
Incentivi a due ruote
Sono stati previsti incentivi anche per l’acquisto di ciclomotori e motocicli. Per gli elettrici ed ibridi il contributo è pari al 30% del prezzo di acquisto fino a un massimo di 3 mila euro e del 40% fino a 4 mila euro, se viene contestualmente rottamata una moto in una classe da Euro0 a Euro3. Questo ecobonus è finanziato con 15 milioni di euro per gli anni 2022, 2023 e 2024. Per i ciclomotori e motocicli termici è invece previsto, a fronte di uno sconto del venditore del 5%, un contributo del 40% del prezzo d’acquisto e fino a 2.500 euro con rottamazione. Questa categoria è finanziata con 10 milioni nel 2022, 5 milioni nel 2023 e 5 milioni nel 2024.
Boccata di ossigeno
I contributi del governo sono visti dalle concessionarie come una vera e propria boccata di ossigeno perché negli ultimi anni i dati della vendita delle auto sono drammatici. Prima il Covid, che ha contratto le vendite ed è stata la prima “mazzata” al mercato, poi la cosiddetta crisi dei chip e di altri componenti per la realizzazione delle auto, infine la guerra e la grave crisi dell’acciaio, considerando che l’Ucraina è il primo fornitore europeo.
Secondo i dati di Confcommercio Ascom, ad aprile di quest’anno nel Padovano sono state vendute 1.192 auro, contro le 2.169 vendute ad aprile dell’anno scorso: meno 45,04%. E anche considerando le vendite da gennaio ad aprile, quest’anno sono state immatricolate 6.582 vetture, contro le 9.218 dello stesso periodo dell'anno prima, registrando meno 28,60%.
La diminuzione delle vendite è costante negli ultimi anni. Oggi le proiezioni dicono che si vendono tra le 25 mila e le 30 mila auto in un anno, ovvero sulle 2 mila al mese. Ma con importanti differenze a seconda dei marchi: tengono le Volkswagen, che ha immatricolato 118 auto ad aprile (ma ne aveva immatricolate 175 ad aprile del 2021), Toyota, che ha venduto 107 vetture ad aprile (contro le 149 di aprile dell’anno scorso) e Fiat che ha segnato quota 102 ad aprile, ma era a quota 272 ad aprile dell’anno prima. Pesanti le perdite per la Peugeot: 56 vendite ad aprile e 121 nello stesso periodo dell’anno scorso; non va bene neanche alla Ford: 78 vendite ad aprile 2022, contro le 145 dell’anno precedente; sulla stessa barca la Citroen che ha venduto 46 macchine, ma ad aprile dell’anno scorso erano 128.
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