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Camposampiero, con riviste e quotidiani Maria Giovanna crea accessori d’arredo naturali ed ecosostenibili

L’attività è dell’artigiana della carta Obinu, 40enne. «In Italia sono la prima ad aver avviato questa attività artigianale. Ogni mio pezzo ha il certificato di autenticità». I prodotti sono realizzati grazie alla tecnica millenaria dell’intreccio

Francesco Zuanon
1 minuto di lettura

CAMPOSAMPIERO. Dal giornale alle creazioni artigianali per la casa. Maria Giovanna Obinu, 40 anni, maestra d’arte che abita in via Nievo con il compagno Kristian Casti, si è inventata un lavoro partendo dal suo hobby: creare accessori ecosostenibili per arredamento realizzati con la tecnica millenaria dell’intreccio della paglia, ma utilizzando carta riciclata, in particolare quella dei giornali.

«Un quotidiano, in natura, impiega dai 30 ai 40 giorni per auto-smaltirsi; in un pomeriggio con lo stesso giornale realizzo un cesto o un orologio o dei vasi o, ancora, piccoli accessori per decorare, con una durata del manufatto che può arrivare sino a 30 anni e più», spiega Obinu che ha aperto “StuLabò”, il laboratorio dove dà forma alle sue creazioni. «In Italia sono la prima ad aver avviato questa attività artigianale e ho registrato il marchio “Gio’s e Art–Emozioni Artigianali”. Ogni mio pezzo ha il certificato di autenticità».

La tecnica utilizzata dalla maestra d’arte originaria di Monza ma trasferitasi da tempo a Camposampiero, prende spunto dalla cultura della “cesteria”, molto diffusa in Spagna, basata sull’intreccio di cannucce di carta: «Taglio un foglio di giornale a strisce poi, con uno stecchino e con l’aiuto di un avvitatore, arrotolo in forma conica le diverse strisce. Poi procedo con l’intreccio delle cannucce e con le decorazioni», spiega Obinu.

Con questa tecnica, l’artigiana della carta ha sostituito l’eco pelle e la plastica ottenendo “Pirule” (vasi a tuttotondo) cornici, cesti, lampade ed altri oggetti.

Il lavoro di Obinu «non è facile e tanti lo considerano un hobby, perché fare le cannucce è faticoso, perché non si vende facilmente, perché non c’è pazienza e non c’è conoscenza della carta intrecciata e perché il riuso della carta si intende oggi solo quello in cartiera. In realtà, è possibile recuperare un materiale apparentemente di scarto, modificandolo nella manovra, ovvero come nel mio caso, con l’intreccio. Con grande passione, vado avanti da visionaria» conclude Maria Giovanna Obinu «convinta che la mia piccola ditta artigianale possa essere un anello aggiuntivo nell’economia circolare».

Obinu esporrà i suoi prodotti alla prossima Festa della Fragola ed in altre fiere locali come a Mejaniga il primo maggio. Sempre disponibili nella sua pagina Facebook “Gio’s e Art”.

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