PIOVE DI SACCO. “Qualcuno ha fatto del male a Yassine: non aveva motivo di essere in quel casolare”. E’ davvero un mistero quello che gravita attorno alla morte di Yassine Nekkach, 38 anni, l’uomo trovato carbonizzato all’alba di lunedì nell’ex canile di Piove di Sacco. L’accusa parte dalla famiglia del marocchino, operaio sposato, padre di due figlie e residente a Pontelongo.
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