PADOVA. L'Ordine dei Medici di Padova lancia l'allarme per l'impoverimento degli organici negli ospedali e nell'assistenza territoriale, puntando il dito contro il Covid, ma non solo.
«I concorsi pubblici per i medici vanno deserti, gli organici degli ospedali sono all'osso, mancano decine di medici di famiglia», rilevano il presidente Domenico Crisarà e il vice presidente Adriano Benazzato,«eppure ci sono le cooperative che forniscono medici specializzati. I carichi di lavoro in ospedale così come sul territorio sono ormai insopportabili e stiamo assistendo a un esodo di massa dal pubblico al privato. Questo ci preoccupa non solo per le condizioni di lavoro e la dignità professionale dei sanitari che operano nel pubblico», sottolineano Crisarà e Benazzato, «ma perché a rischiare è la tenuta del Sistema sanitario e quindi il servizio per i cittadini».
Nel mirino finisce anche il Covid: «L'emergenza sanitaria ha risucchiato le risorse che avrebbero potuto rimpinguare gli organici degli ospedali e della medicina generale sul territorio», rilevano i medici, «centinaia di giovani medici preferiscono fare i vaccinatori o entrare nelle Usca, dove sono pagati di più e non hanno i carichi di lavoro dell'ospedale, o i rischi e le complessità della guardia medica per esempio. Tutto questo si traduce però nell'impoverimento dell'assistenza ai cittadini, perchè c'è il Covid ma continuano a esserci anche tutte le altre malattie».
Amara la conclusione: «In queste condizioni il Sistema attuale non reggerà a lungo e il rischio concreto è che assisteremo a una contrazione dei servizi sanitari nel pubblico».Articoli rimanenti
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