Ospedale: niente Via, si risparmiano 6 mesi
Non è necessaria la Valutazione di impatto ambientale, c’è l’ok degli enti. Superate le critiche su alluvioni e traffico
Claudio malfitanoIl nuovo ospedale non passa dal(la) Via. Nel “Monopoli” dell’iter procedurale è come il salto di un bel po’ di caselle. Tecnicamente è la «non assoggettabilità» alla Via, cioè la Valutazione di impatto ambientale. In pratica è un risparmio di circa 6 mesi sul cronoprogramma che prevedeva l’apertura del nuovo polo sanitario a Padova Est nel 2028. Non che cambi tantissimo in un’orizzonte temporale così lungo, ma restituisce l’idea del pressing che il dg dell’Azienda ospedaliera Giuseppe Dal Ben e il governatore Luca Zaia stanno operando su tecnici e progettisti per fare il prima possibile.
L’ESITO DELLA VALUTAZiONE
Quella della verifica di assoggettabilità alla Via è una procedura in corso dal giugno scorso, quando l’Azienda ospedaliera per tramite del direttore dell’unità operativa per il nuovo ospedale Mirco Giusti ha consegnato la documentazione alla Regione.
In questi mesi sono arrivati i pareri e le osservazioni di tutti gli enti interessati, con molte richieste di approfondimenti e anche qualche critica. Tutte pazientemente “controdedotte” dai tecnici dell’Azienda. Il provvedimento finale della commissione regionale è arrivato ieri dopo la riunione di venerdì scorso: non serve una ulteriore Valutazione d’impatto ambientale, tutti gli studi prodotti confermano che si tratterà di una struttura sostenibile e inserita nel contesto di Padova Est con l’impegno della Regione di realizzare tutte le opere complementari e di compensazione necessarie. Una delle quali è il collegamento con il termovalorizzatore che, attraverso il teleriscaldamento, garantirà un notevole risparmio energetico.
Il nuovo polo sanitario sarà infatti composto da edifici “nearly zero energy building”, cioè a impatto quasi zero secondo le più moderne tecniche dell’architettura sostenibile.
SUPERATE TUTTE LE CRITICHE
Le risposte dell’Azienda ospedaliera, insomma, hanno convinto tutti i tecnici. Superati dunque anche i rilievi dell’Autorità di bacino che aveva segnalato la pericolosità idraulica dell’area di Padova Est, con il rischio di allagamenti con un tempo di ritorno di 100 anni. In realtà Il nuovo polo sanitario è previsto sia realizzato sopra di un podio ad un’altezza di 12 metri sul livello del mare. E la Regione garantirà attraverso il Genio civile uno studio sulla tenuta degli argini del vicino Piovego, i più sollecitati in caso di alluvione.
E poi ci sono i problemi di traffico. Veneto Strade nella sua relazione ha chiarito che per risolverli serviranno almeno 8 interventi per una spesa di circa 200 milioni di euro: completamento Arco di Giano, nuovo svincolo della tangenziale, raddoppio della 308, l’arrivo del tram e varie rotonde di completamento della viabilità. In questo caso interviene il Comune che proprio per questo nei giorni scorsi ha avviato un tavolo di studio assieme alla Regione. Sergio Giordani non ha mai fatto mancare il suo appoggio attivo alla realizzazione dell’opera.
IL CRONOPROGRAMMA
Da cronoprogramma la procedura per la Via avrebbe dovuto concludersi entro il 28 febbraio 2022. E se l’esito fosse stato negativo si sarebbero persi almeno altri 6 mesi. A questo punto la fase di progettazione del nuovo ospedale dovrebbe concludersi nel maggio 2023 per arrivare subito dopo all’avvio dei cantieri. —
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