PADOVA. Lavoratori della sanità costretti a rientrare dalle ferie, dal riposo e impegnati turni straordinari per garantire servizi e campagna vaccinale, mentre il presidente del Veneto annuncia che il Covid ha svuotato le casse e chiede aiuto a Roma. «Non è più accettabile che la riduzione dei costi della sanità si giochi sulla pelle dei lavoratori. La corda, tirata oltre ogni limite, si sta rompendo e i lavoratori della sanità non possono sopportare oltre di fronte allo tsunami della quarta ondata» denuncia Michele Roveron, segretario generale Cisl Fp di Padova e Rovigo alla vigilia dell’incontro tra direttori generali e Regione proprio per discutere di assunzioni.
Emergenza personale negli ospedali padovani, la Cisl: «Mancano 580 lavoratori»

L’allarme: nei presidi dell’Usl 6 di Padova operatori stremati e servizi a rischio. «Non si possono ridurre i costi sulla pelle dei sanitari»