PADOVA. Autolesionismo, disordini alimentari gravi, ma anche attacchi di panico e disturbi del comportamento. Sono gli effetti della pandemia sulla salute mentale dei giovani che nel lungo periodo di Dad a singhiozzo e isolamento, hanno dovuto fare i conti con l’acuirsi di fragilità spesso latenti che si è concretizzato in un boom di ricoveri nel reparto di Neuropsichiatria Infantile dell’Azienda Ospedale Università – che segue i ragazzi fino a 18 anni –, diretto dalla professoressa Michela Gatta.
Complessivamente,