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Padova, le guide turistiche denunciano: «File ai musei, comitive penalizzate»

Un solo addetto alla cassa agli Eremitani nel week end di Ognissanti. La referente Silvia Graziani all’assessore Colasio: «Non ci si può fare pregio di essere patrimonio Unesco senza essere all'altezza del riconoscimento»

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Silvia Graziani

 

PADOVA. Gti, sigla che riunisce le Guide turistiche Italiane, denuncia lunghe code e disservizi al Museo civico degli Eremitani di Padova nel ponte di Ognissanti.

«Domenica 31 ottobre, giorno di festa in un week end di ponte, il Museo Civico degli Eremitani, che funge anche da biglietteria per la Cappella degli Scrovegni, vedeva un solo addetto alla cassa. Risultato? Una fila lunghissima, per l'ingresso a due siti - viene rilevato - con difficoltà, per chi aveva la prenotazione, di ritirare lo stesso ticket. Mancava infatti una figura dedicata».

E questo è solo l'ultimo episodio, in ordine cronologico, si sostiene, «di una serie di disservizi che si registrano in una città che sta avendo un importante afflusso di turisti grazie anche ai recenti riconoscimenti per i cicli pittorici trecenteschi da parte dell'Unesco, ma che poi delude gli stessi sul fronte 'funzionalità'».

A mettere l'accento, in negativo, sulla situazione è Silvia Graziani, referente per il Veneto di Gti-Guide Turistiche Italiane, che all'assessore alla Cultura Andrea Colasio, chiede «la metrica di valutazione, quindi i requisiti, sulla cui base, in risposta alle istanze degli operatori, continua a dichiarare l'assenza di problemi».

La questione si inserisce nella richiesta, sollecitata da più parti, di indire una gara internazionale per la gestione dei Musei Civici. «Non ci si può fare pregio di essere patrimonio Unesco - l'affondo di Graziani - senza essere all'altezza del riconoscimento e delle aspettative di chi viene a visitare una città bellissima ma in cui non c'è un punto di carico e scarico per i gruppi perché la si concepisce a misura di turisti individuali». 

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