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Covid, dopo il contagio alla festa è allarme nella zona termale: sette alberghi coinvolti, 41 i positivi

I quattro anziani della stessa famiglia finita in terapia intensiva avevano partecipato a un 50esimo di matrimonio. Positivi decine di turisti nelle strutture ricettive

Alice Ferretti
2 minuti di lettura

PADOVA. Doveva essere un momento di festa e invece il pranzo per il 50esimo anniversario di matrimonio si è trasformato nell’inizio di un incubo. Marito e moglie e altri due parenti invitati al banchetto hanno contratto il Covid e sono finiti dritti in terapia Intensiva.

I quattro, tre uomini e una donna, che hanno 84, 82, 77 e 74 anni, e che sono tutti residenti a Torreglia, hanno festeggiato le nozze d’oro domenica a pranzo nella zona termale. Qui si sono infettati. Un cluster che si è sviluppato in un territorio, quello del bacino termale, che in queste ore è sotto stretto monitoraggio da parte dell’Usl 6 Euganea. Qui infatti negli ultimi giorni si è registrato il maggior numero di focolai Covid. Oltre ai quattro anziani contagiati alla festa dello scorso fine settimana, ci sono infatti 41 positivi fra turisti che hanno alloggiato e tuttora alloggiano in alcuni hotel di Abano Terme e studenti positivi che frequentano una scuola elementare di Teolo.

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CONTAGIO ALLA FESTA

I casi più gravi al momento, quelli che destano maggiore apprensione per le condizioni critiche in cui versano i contagiati, sono quelli degli anziani che hanno contratto il virus domenica 25 ottobre durante il pranzo per festeggiare l’anniversario di matrimonio. Marito, moglie e gli altri due parenti in un paio di giorni hanno sviluppato la malattia, che si è aggravata in maniera così repentina da costringerli all’immediato ricovero in Rianimazione. Ora si trovano intubati nel reparto diretto dal dottor Ivo Tiberio.

Tutti erano già vaccinati, due avevano patologie pregresse. Sembra tuttavia che la data della loro vaccinazione non sia poi così recente. Certo è che la velocità dell’aggravarsi dell’infezione, nonostante età e patologie preesistenti, ha messo in guardia l’Azienda Ospedale Università di Padova che si sta muovendo proprio per cercare di dare una spiegazione a questo numero importante di ricoveri in Terapia Intensiva nelle ultime 24 ore.

«Stiamo facendo con estrema rapidità tutti gli approfondimenti del caso» ha detto il direttore generale dell’Azienda Ospedale Università di Padova Giuseppe Dal Ben «mentre procedono le cure a questi pazienti, abbiamo attivato immediatamente le procedure per avviare l’analisi di campioni prelevati dalle quattro persone ricoverate, che sono stati anche inviati all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie che avrà il compito di svolgere un’accurata attività di sequenziamento».

I FOCOLAI

Nel frattempo il Sisp (Servizio di Igiene e Sanità Pubblica) del Dipartimento di Prevenzione dell’Usl 6 Euganea ha avviato un’indagine epidemiologica su tutta la zona del Bacino Termale, ricca di strutture sanitarie e ricettive, che in questi giorni ha registrato diversi focolai Covid. Tre al momento i contesti di maggior criticità.

Oltre a quello della famiglia di Torreglia, per cui si è in attesa del risultato dei sequenziamenti, è sotto sorveglianza la realtà degli alberghi. Finora sono stati individuati 19 turisti, tra italiani e stranieri, risultati positivi al Covid. Questi hanno alloggiato e alcuni tuttora alloggiano in quattro hotel di Abano Terme. Le segnalazioni sono partite anche dai Dipartimenti di Prevenzione dei territori di residenza dei turisti.

C’è poi un cluster, anche questo sotto stretto monitoraggio da parte dell’Usl 6, in una scuola elementare di Teolo dove sono risultati positivi 11 alunni. Il Sisp, con il Distretto socio-sanitario Terme Colli, sta continuando in queste ore a effettuare i tracciamenti.

L’obiettivo è di capire la diffusione nei tre contesti e in particolar modo se s gli stessi presentino elementi collegabili tra loro. A fronte dei nuovi ingressi in Terapia Intensiva, ancora una volta il direttore generale dell’Azienda Giuseppe Dal Ben lancia un monito alla popolazione: «Ribadiamo con forza l’appello che le regole di prudenza, specie nel caso di assembramenti, devono essere sempre osservate scrupolosamente».

La speranza è che, a forza di ripeterlo, le norme igieniche e di sicurezza che conosciamo, vengano realmente applicate. Il messaggio è che non bisogna abbassare la guardia.

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